Italbasket, le scelte di Sacchetti in vista del match contro la Croazia

Il CT ha convocato 17 giocatori tra cui il giovane Nico Mannion. Non c'è in lista Brooks
Italbasket, le scelte di Sacchetti in vista del match contro la Croazia© LAPRESSE

ROMA - Dopo il doppio ritiro che l'Italbasket ha svolto all'Acqua Acetosa di Roma, il commissario tecnico Meo Sacchetti ha deciso di scremare l'iniziale lista consegnata alla FIBA e composta da 24 giocatori, convocandone soltanto 17 per il ritiro che comincerà a Trieste il 20 giugno e servirà a preparare la sfida con la Croazia del 28 giugno, primo dei due impegni validi per la terza finestra delle qualificazioni ai Mondiali del 2019 (il 1° luglio affronterà anche l'Olanda a Groningen). Dell'elenco dei convocati, tra gli altri, non fanno più parte, i giovani Davide Moretti, Andrea Mezzanotte e Mattia Palumbo ma anche Diego Flaccadori (sarà operato al cuore), Francesco Candussi, Giampaolo Ricci e Jeff Brooks che non ha ancora ottenuto i documenti necessari per esordire in azzurro. C'è invece il giovanissimo Mannion, figlio dell'ex canturino Pace, che in queste settimane ha impressionato tutti. 

STIMOLI - Il ct Sacchetti si è detto molto stimolato dalla sfida contro la Croazia che non andrà in alcun modo sottovalutata. L'obiettivo resta quello di staccare l'agognato pass per il Mondiale e se possibile chiudendo in testa la fase di qualificazione: «I croati sono in una situazione di classifica molto difficile e per venirne fuori hanno chiamato i big, che hanno risposto presente all’appello. Mi stimola il pensiero di affrontarli e anche i ragazzi hanno forti motivazioni. In palio ci sono due punti che anche per noi sono decisivi per la corsa al Mondiale ma la partita ci servirà anche per capire il nostro livello. Nei due raduni di Roma abbiamo voluto vedere giocatori giovani e testare le condizioni di salute dei veterani per curare qualche piccolo acciacco. Non siamo ancora al completo ma l’ambiente è a posto. Abbiamo introdotto qualche concetto di gioco su cui torneremo con maggiore intensità nel raduno di Trieste. C’è ancora tanto da lavorare ma come nostra consuetudine pensiamo a una partita alla volta. E contro la Croazia c’è molto a cui pensare»

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