NEW YORK – Se da un lato Steve Nash ha già finito la stagione e vede il suo futuro NBA in pericolo, dall'altro Kobe Bryant non vede l'ora di rientrare. E con altri due anni di contratto con i Los Angeles Lakers, il 35enne parla già di futuro: «Questa stagione è stata davvero dura per me e per i Lakers. Dobbiamo metabolizzare questa annata, raccogliere tutte le critiche e l'odio che ci sono piovuti addosso. Ci serviranno come motivazioni per il futuro. Perchè in tanti ci danno già per finiti, ma è troppo presto. L'anno prossimo non sarà così, i Lakers torneranno».
ULTIMI – I californiani di Mike D'Antoni lottano con Sacramento per evitare l'ultimo posto ad ovest. Una stagione lontano dai playoff anche a causa degli infortuni di Bryant, che tra il recupero dalla rottura del tendine d'Achille (out nelle prime 19 gare) e i successivi problemi al ginocchio sinistro ha giocato soltanto sei gare. Ma il cinque volte campione NBA, che si augura di giocare l'ultimo mese di stagione, non si arrende: «La vendetta è dolce e arriva in fretta. Non c'è motivazione più grande rispetto a quella di voler chiudere la bocca a chi ha speso giudizi critici. E' la cosa che più di tutte mi motiva, da sempre».