Basket NBA playoff ad ovest La rincorsa di Belinelli

San Antonio ha avuto il miglior record, ma Oklahoma City arriva alla post-season in spolvero. E sulla strada degli Spurs ci sono i derby con Dallas e Houston. In tv gara1 di Clippers-Golden State

NEW YORK – Dopo essere stato il primo italiano a vincere una serie di playoff NBA, e dopo essere stato il primo azzurro a trionfare in un concorso individuale all'All Star Game, Marco Belinelli vuole alzare ulteriormente l'asticella: vincere il titolo. Un obiettivo alla portata dei suoi San Antonio Spurs, che hanno chiuso la regular season con il miglior record, pure se il percorso sarà pieno di insidie, con il doppio derby texano (Dallas ed eventualmente Houston) e la probabile sfida contro Oklahoma City, tornata in stato di grazia. San Antonio è la squadra da seguire nei playoff che iniziano questa sera con la consueta formula: le migliori otto ad ovest e le migliori otto ad est si sfidano in due tabelloni separati e le due vincenti si giocheranno la finale, con tutte le serie al meglio delle sette gare. Nel dettaglio, partiamo dalle serie della Western Conference.

SAN ANTONIO-DALLAS – Vinci la stagione regolare e trovi al primo turno Dirk Nowitzki: questo è l'ovest, che ha eliminato dalla corsa ai playoff Phoenix con 48 vittorie (le stesse di Toronto, terza ad est...). Il primo derby texano metterà alla prima la condizione fisica degli Spurs, dopo una stagione in cui Gregg Popovich ha cercato di centellinare le sue stelle Over 30 – Parker, Ginobili e Duncan – mentre le motivazioni non sono in dubbio, un po' per la beffa dell'ultima finale e un po' perchè potrebbe essere l'ultima corsa per questo nucleo. Ma la serie non è scontata perchè se ad esempio San Antonio è la miglior squadra NBA da tre punti (39.7%, merito anche di Belinelli, uomo da 11.4 di media col 43% dalla distanza) Dallas è subito dietro. E Nowitzki, che trascinò i Mavericks al titolo nel 2011 ed appena entrato nella Top 10 dei realizzatori della storia NBA, non parte mai battuto.

OKLAHOMA CITY-MEMPHIS – Un anno fa vinsero i Grizzlies, ma Kevin Durant era virtualmente solo contro tutti, mentre ora Russell Westbrook è di nuovo al suo fianco. Anche per questo il capocannoniere sembra nella sua migliore versione di sempre. Oklahoma City è completa e profonda (la panchina ha aggiunto anche Caron Butler), e soprattutto ha due anni in più di esperienza rispetto alla finale 2012. Tuttavia Memphis può dare fastidio, con il solito duo Randolph-Marc Gasol in area, e con i suoi 94.6 punti subiti la squadra di Joerger è nettamente la miglior difesa ad ovest. Ma intanto le rotazioni si accorciano: il greco Nick Calathes, cambio di Mike Conley in regia, è sospeso 20 gare per violazione delle politiche anti-sostanze proibite della Lega (positivo al Tamoxifen).

L.A. CLIPPERS-GOLDEN STATE – I Clippers reduci dal record di franchigia di vittorie affrontano nel derby californiano un avversario ostico, altrettanto spettacolare ma con il quale non sono mancati screzi di recente (vedi l'ultima gara di Natale e il successivo confronto Jermaine O'Neal-Blake Griffin fuori dagli spogliatoi). Il duello tra Chris Paul e Stephen Curry rischia di essere il più eccitante dell'intero primo turno, l'attacco dei Clippers (il migliore della Lega) potrebbe fare la differenza soprattutto se JJ Redick e Jamal Crawford puniranno sugli assist di Paul, mentre senza Andrew Bogut i Warriors rischiano di patire in area. Gara1 è in diretta questa sera (ore 21.30) su SkySport2.

HOUSTON-PORTLAND – Si affrontano due squadre che in regular season hanno vinto lo stesso numero di gare (54), e soltanto il 3-1 negli scontri diretti ha portato il fattore campo ai Rockets, che con il 33-8 della regular season sono la quarta miglior squadra casalinga della Lega. Tuttavia i Blazers sono in ripresa: dopo il 22-4 iniziale e un calo dovuto anche ai problemi di LaMarcus Aldridge, la squadra di Terry Stotts è riemersa, vincendo 9 gare delle ultime 10. E' anche la sfida tra le migliori due squadre a rimbalzo tra le qualificate ai playoff, da un lato Portland funziona sull'asse Lillard-Aldridge, Houston oppone James Harden e Dwight Howard, entrambi chiamati alla prova della maturità.

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