NEW YORK – A meno di sorprese, che a questo punto paiono improbabili, sarà Steve Kerr il tecnico chiamato a rilanciare i New York Knicks. Un compito difficile, perchè Kerr è al debutto nel ruolo, dopo essere stato cinque volte campione NBA da giocatore (tre titoli con Chicago e due a San Antonio) e dopo aver lavorato per tre stagioni come gm dei Phoenix Suns, mentre ora è il commentatore di punta per la TNT.
ACCORDO - La scelta è del nuovo presidente dei Knicks, Phil Jackson, che a Chicago allenò Kerr, a suo tempo miglior tiratore della Lega. E una volta conosciuta l'intenzione del 48enne di diventare allenatore Jackson non ha indugiato. L'annuncio è atteso nei prossimi giorni, forse già nelle prossime ore. “A chi non piacerebbe allenare i Knicks? Si tratta di New York e di Phil Jackson, sarebbe da pazzi non essere interessati” ha ammesso Kerr nei giorni scorsi, lasciando anche intendere di voler portare l'attacco a triangolo sviluppato da Tex Winter e applicato da Jackson a Chicago e poi ai Los Angeles Lakers.
CONTRATTI – Prendendo il posto di Mike Woodson, Kerr eredita una situazione non semplice, pure se potrà contare sui consigli preziosi dell'undici volte campione NBA Jackson. I Knicks hanno mancato i playoff pur contando sul secondo monte salari della Lega, ma intanto Carmelo Anthony dovrebbe uscire dall'accordo diventando free agent, e non sarà facile gestire tra lunghi con almeno 12 milioni di stipendio, Amar'e Stoudemire, Tyson Chandler e Andrea Bargnani.