NEW YORK – I Sacramento Kings lanciano un'iniziativa per certi versi rivoluzionaria, e che certamente è destinata a far discutere: in vista del draft del 26 giugno, la franchigia californiana chiederà un consiglio ai propri tifosi sul giocatore da scegliere al primo giro. E lo farà aprendo un referendum, che metterà in palio anche due accessi alla stanza delle operazioni della franchigia nella notte delle scelte. Di fatto, un percorso controcorrente rispetto alla tendenza degli ultimi 20 anni NBA, in cui ogni franchigia ha investito parecchio sullo scouting setacciando ogni angolo del mondo alla ricerca di nuovi prospetti.
DRAFT 3.0 – Ad annunciare l'iniziativa denominata Draft 3.0 è stato il gm dei Kings, Pete D'Alessandro. La franchigia lancerà un sito internet in cui agli aspiranti scout verranno chiesti un parere e soprattutto una graduatoria tra i candidati. Non sarà la maniera ortodossa per scegliere il miglior giocatore (anche se la draftology è una passione esplosa negli States, e la competenza dei tifosi è sempre più elevata), semmai sembra il modo giusto per selezionare il giocatore più popolare per il pubblico. “Non gettiamo al vento il nostro lavoro di scouting, vogliamo soltanto unire la via tradizionale ad un percorso più creativo” ha detto D'Alessandro, la cui idea rientra nella “NBA 3.0”, il programma stilato dal nuovo proprietario Vivek Ranadive, intenzionato a sviluppare la franchigia interagendo con i tifosi.
SCELTE – La certezza è che i Kings devono invertire un trend negativo legato al draft: tra gli ultimi quattro giocatori scelti in lotteria (dove Sacramento sceglierà anche quest'anno) soltanto uno ha viaggiato in doppia cifra di media nel percorso NBA, e peraltro si tratta del problematico DeMarcus Cousins. Poi Jimmer Fredette e Thomas Robinson non hanno convinto, e sono stati ceduti, e ora si attende l'esplosione di Ben McLemore (foto) dopo un anno da rookie senza squilli. Per questo, dopo scelte poco efficaci, i Kings le provano tutte per pescare qualche diamante grezzo.