Basket NBA, James: sarò la spalla di Irving

LeBron si inchina all'MVP dei Mondiali: “Cleveland è la sua squadra, è lui il regista dello show”

NEW YORK – LeBron James è tornato a Cleveland per vincere, e per regalare al suo stato natale, l'Ohio, la gioia di un titolo. Ma il due volte campione NBA non è ai Cavs per comandare, almeno a sentire le sue parole nel media day di Cleveland, caratterizzato dalla presenza dei nuovi Big Three: James, Kevin Love e l'unico confermato Kyrie Irving, fresco del titolo di MVP dei Mondiali.

SPALLA – Ed è proprio Irving il boss di Cleveland, secondo un James reduce da un'incredibile dieta necessaria per giocare maggiormente sul perimetro: “Probabilmente avrò tanti palloni in mano, ma è Kyrie il regista dello show, i Cavs sono la sua squadra. Lui è il nostro generale, anche perchè è il nostro playmaker, quindi comanda lui”. Nella squadra dell'ex trevigiano David Blatt, LeBron è intenzionato ad entrare in punta di piedi, trovandosi in una situazione simile a quella che trovò a Miami nel 2010, quando gli Heat erano la squadra della bandiera Dwyane Wade.

MOTIVAZIONE - Simile ma non uguale, perchè Wade e James erano arrivati insieme nella Lega e avevano già vinto un oro olimpico, mentre tra James e Irving ci sono otto anni di differenza, sia anagrafica che di esperienza nella Lega. Anche per questo, se James è disposto a “cedere” il pallone, è pronto ad aiutare Irving nella leadership vocale: “Sono qui per supportarlo nella leadership in spogliatoio. Non ho mai giocato con un play come Irving, uno che può vincere una partita da solo. Lui è stato un fattore determinante per la mia scelta di tornare a Cleveland, lui era già ai Cavs, dopo sono arrivati giocatori importanti come Love, Mike Miller e Shawn Marion”.

IRVING – Dal suo punto di vista, il 22enne ex Duke spiega: “LeBron è il miglior giocatore della sua generazione, è l'attuale numero uno. Se lui ha il pallone, sono pronto a tirare sfruttando i suoi assist, se il pallone è nelle mie mani, voglio coinvolgere tutti i compagni. Qualunque cosa, sono pronto a fare qualunque cosa per vincere”.

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