ROMA - Il momento del ritorno in campo di Steph Curry dovrebbe essere più vicino del previsto. Fermo dal 9 marzo per un infortunio alla caviglia, il fuoriclasse di Akron potrebbe infatti tornare tra pochi giorni a calcare il parquet per dare man forte ai Warriors che con gli infortuni di Kevin Durant, Draymond Green e Klay Thompson sono in una situazione di vera e propria emergenza nelle rotazioni. Ad ammetterlo è stato il coach dei californiani: «Sembra che Speph stia meglio. Sta lavorando sodo e adesso vediamo come risponderà alle verifiche nei prossimi due guorni in cui decideremo se potrà già tornare in campo».
THOMPSON E DURANT PIÙ INDIETRO - Quel che è certo, stando almeno a quanto ha detto Kerr, è che il cammino di trecupero di Curry è più avanzato rispetto a quello di Klay Thompson e Kevin Durant: «Credo che Steph sia più avanti di Thompson e Durant ma dobbiamo andarci con i piedi di piombo con tutti e tre perché non è una questione di programmare un rientro in due o tre giorni ma è una questione di sensazioni».