Basket Serie A, Alphonso Ford a 10 anni dalla scomparsa

Un decennio fa moriva il bomber di Siena e Pesaro, a cui è stato intitolato il premio di top scorer dell'Eurolega. La lunga lotta contro la leucemia, e il suo monito: “Siate forti e combattete duro”

ROMA – Dieci anni fa scompariva Alphonso Ford, uno dei più grandi realizzatori nella storia del basket europeo. La leucemia diagnosticata nel 1997, nonostante la quale Ford giocò per altre sette stagioni ad alto livello nel vecchio continente, si portò via la guardia che fu costretta a rinunciare al contratto con la Scavolini, dopo la qualificazione all'Eurolega a cui Ford aveva contribuito con un'annata da 22 punti a partita. E proprio a Pesaro, Ford è ancora ricordato: la sua maglia numero 10 è stata ritirata e pende dal soffitto dell'enorme palasport, due anni fa ci fu una meravigliosa coreografia in suo onore (foto) durante la semifinale dei playoff, e ogni anno si disputa il Memorial Alphonso Ford, quest'anno sarà il 25 settembre contro l'Enel Brindisi.

LA LETTERA - L'estate 2004 fu un lungo dramma, perchè dopo l'accordo per il rinnovo tra Pesaro e Ford, l'americano scrisse una lettera il 26 agosto, spiegando di non poter proseguire la carriera da giocatore: « Cari amici, sono nella sfortunata posizione di dover annunciare che non sarò in grado di disputare la stagione 2004-2005 con la Scavolini. Purtroppo le mie condizioni di salute non mi consentono più di competere come un atleta professionista. In questo momento sono veramente grato a tutti voi e a tutti gli allenatori, compagni di squadra, tifosi, arbitri e dirigenti che, nel corso di questi anni, mi hanno dato l'opportunità di competere nello sport che più ho amato. Per quanto riguarda il mio club, la Scavolini Pesaro, voglio ringraziare di cuore ogni persona dell'organizzazione, i miei compagni di squadra, i miei allenatori e i nostri grandi tifosi».

LA SCOMPARSA – Pochi giorni dopo, le condizioni di Ford peggiorarono, fino alla scomparsa a nemmeno 33 anni, nella clinica di Memphis in cui Alphonso era ricoverato. Uno choc incredibile per il basket europeo (da allora l'Eurolega intitolò alla memoria di Ford il premio di miglior realizzatore, il giusto modo per onorare il due volte top scorer della competizione), l'intera squadra della Scavolini viaggiò fino a Greenwood, Mississippi, per dare l'ultimo saluto all'ex compagno di squadra, in un viaggio pieno di commozione. E ancora oggi l'ultima frase della lettera di Ford a Pesaro, resta nella memoria di ogni appassionato di basket: «Voglio che ognuno di voi continui ad avere fede. Siate forti e combattete duro. Il mio cuore sarà sempre con tutti voi. Con rispetto, Alphonso Ford».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...