© CIAMILLOVARESE - Più la accorci e più diventa forte: l'Emporio Armani domina il derby a Varese 86-64 nonostante l'assenza dell'intero teorico quintetto base previsto per i playoff (Kalnietis, Gentile, Sanders, Batista e McLean, defezione dell'ultima ora). Il quarto successo di fila in campionato regala alla squadra di Repesa il primato in solitario, merito di un protagonista inatteso come Charles Jenkins (31 punti, oltre 26 più della media stagionale, tirando con con un clamoroso 12/16 su azione) e di uno consueto come Krunoslav Simon (23 con 8/10 al tiro).
POLEMICA - Milano scappa nel secondo quarto, con il 21-6 orchestrato da Jenkins (15 punti al 16') e da una difesa straordinaria attorno ad un Magro sempre più positivo. In casa Varese la tensione sale oltre il livello di guardia, e le proteste arbitrali portano al doppio fallo tecnico a Paolo Moretti nel giro di un minuto. Espulso, proprio come Gianmarco Pozzecco nel Varese-Milano dello scorso anno, Moretti esce dal campo e passando davanti alla panchina dell'Emporio Armani si rivolge con rabbia verso Jasmin Repesa, accusato dal coach di Varese di aver lasciato più volte l'area tecnica.
CROLLO - Varese non reagisce, colpa anche dello 0/10 da tre di metà gara (4/25 alla fine) e della confusione di Galloway (8 palle perse), e Milano allarga il divario bucando la zona avversaria con Lafayette e Jenkins (30-55). Il distacco assume proporzioni enormi nel quarto periodo, quando Simon firma le triple che chiudono il break di 13-2 per il 38-74. La Openjobmetis accorcia le distanze soltanto nel garbage time, quando Davies raggiunge una nuova doppia doppia (18 e 10 rimbalzi). La gara finisce qui: Milano torna al comando da sola, Varese vede i playoff molto più lontani.