© CIAMILLOROMA – I club italiani saranno presenti all’interno dell’urna dell’Eurocup nel sorteggio di domani a Barcellona, ma entro una settimana consegneranno il cosiddetto allegato 2, con il quale rinunciano alla partecipazione alle Coppe non riconosciute dalla Fiba. Come l’odierna Eurocup. Una contraddizione apparente che spiega l’intricata situazione a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni alla Serie A.
RINUNCIA – L’assemblea di Lega è stata infuocata, con un intervento del presidente di Sassari Stefano Sardara che sarebbe stato particolarmente vivace. Ma lo stesso Dmitry Gerasimenko, presidente di Cantù, ha fatto sentire la propria voce. La realtà è che tutti e 16 i club, però, firmeranno l’allegato 2, che implicherà la rinuncia all’Eurocup: siglando il documento dovrebbe essere sventata la mancata iscrizione al campionato.
VERDETTO – Gli scenari possono essere parecchi, e ruotano attorno al verdetto della Commissione Europea in merito alla vertenza aperta da Euroleague contro la Fiba. Se l’Unione Europea dovesse dare ragione a Euroleague, l’Eurocup non sarebbe più “fuorilegge” per l’ambito Fiba e a quel punto l’iscrizione di Reggio Emilia, Sassari, Trento e Cantù alla Coppa sarebbe valida, e non andrebbe in contrasto con l’allegato 2.
PENALI – Se invece non dovesse esserci un pronunciamento positivo – oppure se il pronunciamento non dovesse arrivare in tempi utili – i quattro club dovranno ritirarsi dall’Eurocup dopo essere entrate nel tabellone. In questo modo, per Reggio Emilia, Sassari e Trento (entrate con diritto triennale) e Cantù (wild card) ci sarebbe una penale da pagare.
INTERPRETAZIONE – Esiste però un punto chiave, che impedirebbe ai club di tenere un piede in due scarpe: l’allegato 2 impedirebbe anche l’iscrizione (e non soltanto la partecipazione) ai tornei non Fiba. Se questa interpretazione dovesse essere confermata, il mantenimento dell’iscrizione all’Eurocup anche dopo il 13 luglio – deadline per presentare l’allegato 2 – potrebbe far rischiare l’esclusione dal campionato. La Virtus Bologna, prima avente diritto al ripescaggio, è alla finestra proprio su questo punto, non a caso ha chiesto la massima applicazione dei criteri per l’ammissione alla prossima Serie A.