Hollins sbarca a Torino: "Qui per aiutare la squadra a vincere"

Il centro ex NBA è stato presentato quest'oggi alla stampa e domani scenderà in campo contro Cantù
Hollins sbarca a Torino: "Qui per aiutare la squadra a vincere"© Foto Ufficio Stampa Fiat Torino

ROMA - Prime parole da giocatore della Fiat Torino per il pivot americano Ryan Hollins che quest'oggi è stato presentato alla stampa e già domani farà il suo esordio in maglia gialloblu nel match che vedrà contrapposti i piemontesi alla MIA Cantù:  "Questa è la prima esperienza in Italia - spiega Hollins - e l’impatto è stato positivo. In queste prime ore a Torino ho trovato tante similitudini con gli Stati Uniti come  il traffico e l'attenzione per la moda, e ho incontrato anche tante persone che parlano bene in inglese. Il presidente e la società mi hanno accolto splendidamente, facendomi sentire subito a casa. Sono molto felice di essere qui e pronto a cogliere questa opportunità. Il basket è un gioco semplice, occorre allenarsi duramente e giocare duro, soprattutto rispettarlo”. La carica  e la voglia di scendere in campo per aiutare i compagni a vincere sono già alle stelle: “Credo di essere un  giocatore complementare a DJ White e Jamil Wilson, giocatori che hanno tanti punti nelle mani. Il segreto sarà giocare di squadra e comunicare molto per ottenere il massimo dal nostro lavoro. Sono davvero eccitato dall’idea di scendere in campo e ho subito sentito di essere apprezzato dalla squadra. Le motivazioni non mi mancano e penso già di essere all’80% della forma”.

L'NBA - Hollins ha alle spalle una lunghissima esperienza in NBA dove ha giocato ben 526 gare vestendo anche casacche prestigiose come quelle dei Cleveland Cavaliers e dei Boston Celtics. E tra le tante domande postegli non poteva mancare anche una sulla sua carriera oltreoceano: "A Boston ho giocato a fianco di tanti big che mi hanno trasmesso il piacere del gioco prima ancora dell’importanza del guadagno. Prima di venire qui avrei potuto ancora attendere qualche chiamata dall’NBA ma mi ero stancato di allenarmi da solo. Così ho deciso di provare l’esperienza europea anche se non è mai facile cambiare radicalmente scenari e abitudini. Questa scelta permette a me e alla mia famiglia di conoscere nuove realtà, persone, situazioni di vita. Direi che mi arricchirà e non solo sotto il profilo sportivo. In Spagna sono stato sorpreso per i pochi minuti d’impiego anche se considero quella appena conclusa un’esperienza comunque positiva”.

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