Playoff scudetto: Brescia-Virtus vale molto. Milano, ecco le gare chiave

La Segafredo in campo stasera per giocarsi il primato mentre l'Olimpia ha ritrovato fiducia per il rush finale

S tasera il posticipo vale davvero molto in chiave playoff scudetto: griglia di partenza, fattore campo, fiducia. La Virtus Bologna affaticata e acciaccata, soprattutto ne ha bisogno. Ma anche Brescia ha bisogno di cementare certezze. Quelle Certezze che Milano sta trovando attorno al totem Melli, alla difesa e alla classe speciale di Nikola Mirotic che in Eurolega può decidere e in Serie A è spesso illegale, inarrestabile. Ieri l’Armani ha cancellato il tabù Napoli e ha complicato un po’ l’ingresso ai playoff dei vincitori della Coppa Italia. È già successo altre volte perché la Coppa Italia è un fattore estraneo a tutto, ma la Gevi ha la qualità per essere tra le prime otto. E ha pure il gioco, deve ritrovare coesione nel gioco e fiducia. Nel frattempo in chiave playoff risale forte il Derthona. E anche i piemontesi hanno organico da prime otto, ancor più adesso che hanno un centro verticale come Kamagate. Ecco, il francese potrebbe tornare utile a Milano dopo questo prestito. Sotto le capaci mani di De Raffaele sta dando una dimensione difensiva e quando serve anche offensiva alla squadra.

Il momento di Milano

A proposito di Milano: sta rispondendo al meglio alle tante critiche, alcune giuste, alla discontinuità del gioco, a tratti ai blackout out dovuti a insicurezze o tensioni. Certo, ci sono stati correttivi e Valentine che può coprire tre ruoli e se in condizioni può essere arma difensiva e in certe situazioni anche offensiva, sarà addizione importante per i playoff. Napier pesa nell’economia offensiva, anche se forse meno della scorsa stagione. Ma la vera chiave è negli italiani, in capitan Melli. Nella raggiunta condizione fisica legata all’assenza di infortuni. In fondo è bello che si giochi i play-in europei prima contro lo Zalgiris (soprattutto) e poi contro la Virtus allenate da strepitosi coach italiani: Luca Banchi e Andrea Trinchieri che ha rigenerato i lituani. Teniamoci stretta la nostra scuola, anche se i coach stranieri sono di moda e portano risultati e confronto di stili e personalità. Certo pensare che se non fosse stato per il caso Virtus-Scariolo né Banchi, né Trinchieri (lontano da anni) allenerebbero in Italia, deve far riflettere.

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