Eccellenza A - Riccardo Poi, una vita per il gol

L'attaccante dell'Accademia Borgomanero punta a raggiungere quota 250 reti al più presto
Eccellenza A - Riccardo Poi, una vita per il gol

Ne ha cambiate tante di maglie nella sua carriera Riccardo Poi. Ha conosciuto tante realtà, tanti allenatori ed ha giocato con un numero indefinito di partner d’attacco. In tutti questi anni, però, c’è una cosa che è rimasta inalterata a cui il centravanti classe 1984 non ha mai detto basta: fare gol. Sono 239 per la precisione. Un numero che, inevitabilmente, pone tra gli obiettivi del bomber dell’Accademia Borgomanero una nuova sfida: «Vorrei raggiungere il prima possibile quota 250 reti - ci racconta Poi - e soltanto successivamente potrei iniziare a pensare di stabilire una “deadline” della mia carriera. Finché sto bene fisicamente però non prendo minimamente in considerazione l’ipotesi di smettere anche perché mi rendo conto di poter dire la mia a Borgomanero». Con la maglia dell’Accademia, squadra a cui ha detto “sì” per la terza volta nella sua carriera nell’estate del 2017: «Non nascondo che un anno e mezzo fa ebbi tantissime offerte - ammette Poi - ma essendo nato a Borgomanero e lavorando anche qui ho scelto di tornare. Sono contento di aver preso questa decisione: l’anno scorso abbiamo vinto i playoff di Promozione e quest’anno in Eccellenza stiamo facendo davvero bene. La società ha allestito una rosa competitiva, mantenendo l’ossautura della passata stagione ed aggiungendo nel mercato estivo qualche tassello importante per la categoria. Ora siamo nei piani alti della classifica ma continueremo a pensare domenica dopo domenica e cercheremo di arrivare fino in fondo in Coppa: siamo in semifinale, abbiamo vinto la gara di andata ad Aygreville e portare a casa il secondo titolo consecutivo dopo quello dell’anno scorso in Promozione sarebbe un risultato straordinario».

Le altre due esperienze con la maglia dell’Accademia Borgomanero Poi le ha trascorse da giovane e furono intervallate da una partentesi nella Berretti dell’Inter, avventura che gli ha lasciato dei ricordi indelebili, in particolare uno: «All’Inter ebbi la fortuna di giocare contro Ronaldo “il Fenomeno”. Facemmo un’amichevole contro la Primavera nerazzurra nella quale scese in campo anche lui perché rientrava dall’infortunio al ginocchio: inutile dire che finì 2-0 per loro con doppietta del Fenomeno. Fu un’esperienza bellissima per un ragazzo di 18 anni come me e resterà indelebile». Si è tolto tante, tantissime soddisfazione Poi nella sua quasi ventennale carriera da calciatore: l’annata perfetta, però, sarebbe stata quella di due stagioni fa con la Juve Domo, quando lui realizzò ben 39 reti in totale, ma in cui la squadra di Brando perse prima il campionato di Eccellenza all’ultima giornata e successivamente la finale dei playoff: «Fu un finale di stagione maledetto - ricorda Poi -. Dominammo il campionato per poi perderlo all’ultima giornata ed anche in finale playoff stavamo vincendo con gol mio, ma poi subimmo la rimonta che ci condannò all’eliminazione». Fu un urlo di gioia strozzato in gola per Poi e compagni: «Se devo scegliere il gol più bello della mia carriera ad oggi prendo quello realizzato con la maglia del Suno, tiro al volo su lancio lungo di Bonato, ma sicuramente se fosse finita diversamente con la Juve Domo - sottolinea il bomber borgomanerese - avrei ricordato proprio la rete siglata in finale playoff come quella più importante. A Domodossola ebbi la fortuna di giocare con Hado in attacco ma sono stati tanti i compagni di reparto con cui ho avuto grande feeling: ad esempio Zirafa a Gozzano quando vincemmo il campionato, De Lorentis a Suno e tuttora con Beretta a Borgomanero mi trovo davvero bene». Nel futuro di Poi, oltre al raggiungimento dei 250 gol, c’è un’altra speranza: «Da borgomanerese mi piacerebbe chiudere la carriera all’Accademia perché, ripeto, qui è dove sono nato e dove lavoro tuttora: in questa piazza tutti mi vogliono bene e mi fanno sentire a casa». 

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