Eccellenza - Chisola, presidente Atzori: "Far giocare i giovani non è un obbligo, ma a volte anche una virtù"

Il presidente Luca Atzori e la linea giovane del Chisola: "È bello far passare il messaggio che chi rischia facendo giocare i giovani alla fine venga premiato anche con i risultati"
Eccellenza - Chisola, presidente Atzori: "Far giocare i giovani non è un obbligo, ma a volte anche una virtù"

Non può che essere soddisfatto il presidente Luca Atzori della vittoria del Chisola per 2 reti a 0 contro l'Olmo in occasione dell'ultima partita del campionato di Eccellenza, girone B. A rendere ancora più orgoglioso il presidente, però, è il fatto che il Chisola abbia vinto in Eccellenza con due 2002, un 2001 e due 2000. 

Sono ben 5, infatti, i fuoriquota schierati in campo dal Chisola di mister Alessi, ovvero il portiere Finamore, classe 2001, Dagasso e Arkaxhiu classe 2002, Peyronel e Chiappino del 2000.

«Ieri è andata bene, abbiamo vinto, però ci tengo a sottolineare il fatto che abbiamo giocato con due 2002, un 2001 e due 2000. Visto e considerato questa tendenza di togliere i fuoriquota, anzichè incentivare l'utilizzo dei giovani, mi sembra un bel messaggio. Diamo merito a questi allenatori che rischiano schierando ragazzi giovani, soprattutto vincendo". La classifica, infatti, vede il Chisola sesto in classifica «facendo giocare questi ragazzi giovani non è male».

«Non penso siano tante le squadre in Eccellenza in Italia che giochino con ragazzi di 16-17 anni, quindi non è male. - prosegue il presidente Atzori - Si fa fatica a far giocare i ragazzi classe 2000. Ieri Dagasso, classe 2002 è stato titolare tutta la partita, Finamore, ieri titolare, ha parato un rigore. Il messaggio è che i ragazzi possono davvero giocare in Eccellenza/Promozione ed è bello far passare il messaggio che chi rischia con questi ragazzi alla fine venga premiato anche con i risultati. Perchè poi non è solo l'obbligo di far giocare, ma a volte anche una virtù. Se un ragazzo è bravo per quale motivo non dovrebbe giocare? Solo perchè giovane? Se è bravo è bravo, gioca. Non c'è bisogno di un regolamento federale che lo imponga, noi stiamo facendo questa politica e vogliamo che i ragazzi del nostro settore giovanile si sentano coinvolti nel progetto della prima squadra. C'è una linea giovani vera, anche perchè sono ragazzi cresciuti nel settore giovanile del Chisola, giocano titolari in Eccellenza e giocano anche bene». Perchè in fin dei conti, «questi giovani, se si ha il coraggio di farli giocare, ti ripagano». 

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