Il bilancio stagionale di Mauro Foschia

In occasione della fine dell'anno il Presidente del Comitato Regionale del Piemonte e Valle d'Aosta ha fatto alcune considerazioni sul momento del calcio
Il bilancio stagionale di Mauro Foschia

Un anno sta per concludersi e quale migliore occasione per fare fare un bilancio. Ne approfitta nel suo primo anno di mandato da presidente del Comitato Ragionale del Piemonte e Valle d'Aosta, Mauro Foschia che al sito istituzionale ha dichiarato:

Sta per concludersi un anno particolarmente difficile dove una nuova guerra tra popoli, questa volta occidentali, sta generando non solo la perdita di numerose vite umane, ma anche tanta povertà e difficoltà estreme per una nazione peraltro priva di generi essenziali per la sopravvivenza. Ma questo ultimo anno ha portato anche nel nostro Paese una maggiore povertà, difficoltà importanti per tutti; non serve citare chi è stato colpito da questa forte recessione economica, in quanto nessuno può sentirsi escluso dalle sue conseguenze.Anche il nostro movimento, ovviamente, è appesantito da questa situazione, ma voi tutti state reagendo con grande forza. Avete modificato strategie e ambizioni, avete guardato dentro il problema ed avete modulato obiettivi e azioni tenendo strettamente conto di un particolare momento di difficoltà. E noi, come voi, abbiamo intrapreso un modus operandi che si adatta alla situazione contingente, senza però disdegnare di intraprendere iniziative volte a migliorare il sistema calcistico delle nostre due Regioni, dal calcio giocato, come la riforma dei Campionati e Tornei di Settore Giovanile e Scolastico, all’attenzione rivolta a veicolare in ogni settore, non solo calcistico ma anche sociale, i veri valori dello sport, ma utilizzando ed enfatizzando il vostro lavoro, i vostri uomini, le vostre donne, che quotidianamente agiscono all’interno dei vostri gruppi associativi”.

Credo inolte che le Società calcistiche - prosegue il presidente - per poter continuare a garantire pari impegno, capacità e risultati, debbano poter contare su un ricambio e un apporto nuovo e vigoroso di dirigenti attenti, giovani, aperti al nuovo e al cambiamento, capaci di coniugare i valori fondanti dello sport. Un impegno forte per una strategia che va scritta e condivisa, ma poi attuata e implementata insieme a voi. Per questo serve l’apporto e il contributo di ogni componente del nostro mondo, e delle diverse professionalità e capacità, delle più generose disponibilità a costruire il rinnovamento e ad agevolare la sua realizzazione. Con umiltà e determinazione. Non sono ammesse scuse, è una partita che dobbiamo giocare tutti insieme, senza dimenticare nessuno, con forte responsabilità e senso di appartenenza”.

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