U19 regionali, in Carignano-Valle Po tre espulsi per bestemmia

Un episodio singolare accaduto nella sfida dell'ultimo turno che ha visto trionfare per 5-0 i padroni di casa
U19 regionali, in Carignano-Valle Po tre espulsi per bestemmia

Fatto curioso quello intercorso sabato nello scontro valido per la 18ª giornata del campionato regionale Under 19 tra Carignano e Valle Po. Uno scontro senza troppe velleità di classifica. Stando al risultato, durante la sfida non c’è stata storia e il passivo finale in favore dei padroni di casa lo certifica senza mezzi termini: 5-0, un pokerissimo. Ciò che però risulta curioso sono state le espulsioni comminate dal direttore nel corso del match per bestemmia, due verso giocatori del Valle Po e una verso un giocatore del Carignano. Tre in totale. Un fatto singolarissimo e forse mai accaduto in un campo di calcio piemontese. Sta di fatto che il Valle Po ha giocato per più di un’ora in nove uomini, agevolando così la vittoria degli avversari che hanno avuto vita facile nel coprire meglio le ampie praterie a disposizione. Il primo a farsi mandare sotto la doccia era Francesco Tevino al 25’ sul risultato di 1-0 per i locali, seguito poco dopo da Erik Re scavalla la mezz’ora. Solamente sul 4-0 e quando la partita si stava avvicinando ai titoli di coda è arrivata la terza espulsione per blasfemia, stavolta rivolta a Lorenzo Linsalata del Carignano. Quest’ultima punizione particolarmente indolore, visto il risultato ormai consolidato.

Ma che dice il regolamento a tal proposito? Le linee guida dell’AIA, relativamente alla Norma 12, specificano al punto 52 che debba essere punita con l’espulsione o l’allontanamento “ogni condotta che comporti offesa, denigrazione o insulto per qualsiasi motivo (colore, religione, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica […]) o configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori. L’uso di un linguaggio - si continua a leggere nella disposizione - o di gestualità osceni, volgari e irrispettosi, come pure di espressioni blasfeme deve essere considerato rientrare in detta previsione normativa. Al verificarsi di tali infrazioni, constatate direttamente o su segnalazione di un altro ufficiale di gara, l’arbitro deve espellere (se calciatore) o allontanare dal recinto di gioco il responsabile”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...