Paolo Scanavino, il condottiero dell'Under 19 del Lucento

I rossoblù sono a un passo dalla conquista del titolo nel girone D avendo quattro punti di vantaggio a due gare dal termine della regular season
Paolo Scanavino, il condottiero dell'Under 19 del Lucento

ll personaggio della settimana è Paolo Scanavino, allenatore del Lucento U19 Regionale, che con l’ausilio dell’esperto Maione sta vivendo un sogno a occhi aperti. 

Una vita sui campi da calcio, sia da giocatore di livello che da tecnico di Pinerolo, Cit Turin e Lucento, una passione trascendentale verso il mondo del pallone. Paolo nel corso della sua carriera ha vinto diversi campionati dilettantistici e ha avuto la fortuna di disputare svariate partite con figure note del panorama professionistico, come ad esempio Maurizio Rinini (ex Chievo) e Riccardo Fimognari del Torino. Appesi gli scarpini al chiodo Scanavino comincia ad allenare. La primissima avventura fu sulla panchina del Pinerolo per poi passare al Cit Turin, dove prese una formazione con zero punti e la traghettò a credere in sé stessa, terminando il campionato al terzultimo gradino della classifica. Quindi la grande chiamata al Lucento nella stagione odierna, nella quale sta incantando a suon di prestazioni e risultati convincenti. I rossoblù, infatti, guidano il girone D forti dei 61 punti ottenuti in ventiquattro partite a quattro lunghezze di vantaggio sulla CBS (seconda). A due giornate dal termine della regular-season la banda di Scanavino è vicinissima al traguardo finale. Nell’ultima partita disputata il Lucento ha impattato sul pareggio proprio la CBS e nel prossimo turno con una vittoria al “Giuseppe Tallia” di Torino contro il Vanchiglia, potrebbe arrivare l’attesa consacrazione.  

1.) Come descriveresti la stagione dei tuoi ragazzi fin qui?

Sono soddisfatto e molto contento dell’annata che abbiamo fatto. Ho la fortuna di allenare un gruppo straordinario, ricco di giovani di qualità e con tanta voglia di apprendere.  Siamo a un passo dal traguardo, ma non dobbiamo mollare neanche un centimetro visti anche i prossimi impegni nella girandola dei play-off.  Rigatto, Tucci, Occhiogrosso e Trevor, inoltre, hanno avuto la fortuna di essere stati già stati chiamati nel campionato di Promozione con la prima squadra. Motivo d’orgoglio anche per me, visto che la Juniores deve essere un bacino d’utenza per lo step successivo, e per questo sono molto grato alla società. I miei ragazzi, infatti, durante la settimana lavorano con i giocatori della prima squadra e hanno l’occasione di imparare alcuni segreti del mondo dilettantistico. 

2.) Qual’è il vostro reale obiettivo per i prossimi play-off?

Ai ragazzi dico sempre di pensare una partita alla volta. Step by step. Prima di tutto cercheremo di concludere il campionato dignitosamente, dopodiché sarà tempo di dedicarci esclusivamente alla post-season. Ma non nascondo il desiderio di arrivare fino in fondo.

3.) Ha un tecnico nello specifico a cui si ispira? Ha un modulo che predilige?

Cerco sempre di prendere spunto dai più grandi. Se devo scegliere un allenatore che ammiro tantissimo è Roberto De Zerbi, soprattutto per il calcio che ha proposto a Reggio Emilia con il Sassuolo, sia per il capolavoro con il Brighton in Inghilterra. Il modulo che prediligo è il 4-2-3-1, un sistema di gioco moderno, ma che allo stesso tempo ti da la possibilità di essere più pericoloso nella trequarti avversaria. È un modulo camaleontico, visto che se fatto bene, in fase difensiva, si può trasformare in un 4-5-1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...