© AnsaMADRID - (m.f.) Un “Clàsico” che resterà nella storia. E' successo di tutto, ma soprattutto è successo che il bistrattato Barça del “Tata” Martino s'è imposto 4-3 al Santiago Bernabéu sul Real Madrid interrompendo una striscia positiva di 31 partite d'imbattibilità degli uomini di Ancelotti, che non vince coi blaugrana da dici anni, dai tempi del Milan. Partita da cardiopalmo: 0-1 (Iniesta), 2-1 (doppio Benzema), 2-2 (Messi), 3-2 (Ronaldo su rigore che non c'era: fallo fuori area di Dani Alves), 3-4 (due rigori trasformati dalla “Pulce”). Dunque Messi ancora una volta "deus ex machina” dei catalani con una tripletta che lo proietta al primo posto assoluto nella classifica dei goleador del "Clàsico” superando quello che persino il mitico Diego Maradona considera il più forte giocatore nella storia del calcio: don Alfredo Di Stefano, attuale presidente onorario dei "merengues”. Una profonda delusione la prova di Bale. Male anche Ronaldo, mai incisivo rigore a parte. Ramos, rosso ed espulsione. Ancelotti però ci mette del suo e, incredibilmente, toglie l'ispiratissimo Benzema per fare spazio a Varane che va a rimpiazzare l'espulso Ramos. Un errore da principiante: nemmeno il neofita Seedorf l'avrebbe fatto...