Tavecchio: «Via i delinquenti dal calcio. Nessuna interferenza da Lotito»

Il presidente della Figc a tutto tondo sul momento di scandalo del calcio italiano
Tavecchio: «Via i delinquenti dal calcio. Nessuna interferenza da Lotito»© ANSA

TORINO - "Ripuliremo il calcio dai delinquenti e dai maneggioni": così il presidente della Figc Carlo Tavecchio, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso di 'Mattino Cinque'. "Il calcio è parte lesa in questi scandali, abbiamo dato mandato ai nostri legali di costituirci parte civile nel procedimento che verrà incardinato a Catanzaro. La giustizia sportiva farà il suo corso presto e bene - ha aggiunto Tavecchio - serve chiarezza, così come si dovrà riflettere in maniera più approfondita sull'opportunità di mantenere le scommesse tra i Dilettanti, per le quali io mi sono sempre dichiarato contrario. Il mondo del calcio ha investito molto nei progetti di integrità riguardo le scommesse in Lega Pro, infatti sono state fatte diverse segnalazioni su giocate anomale, adesso istituiremo un database generale per monitorare gli spostamenti di quei soggetti che passano da una società all'altra portando nocumento al sistema". Tavecchio ha sottolineato che "è un dato di fatto però che non molti anni fa la scommessa era un reato, poi per raccogliere fondi si è deciso di ammetterla per legge, da quel momento - ha concluso - sono scattati tutti quei meccanismi deprecabili dovuti anche al fatto che il nostro Paese da 8-9 anni vive in una grave crisi economica".

SU LOTITO - "Lotito è un eletto, non un nominato, è stato eletto dalla Lega di Serie A. Quando c'è stata la composizione del consiglio federale, la richiesta della Lega era di farlo vicepresidente vicario, mi opposi ed è rimasto consigliere. Fu anche indicato dalla Lega come presidente della commissione riforme, ho dato la delega, ma poi l'ho ritirata". E poi prosegue sul suo rapporto col presidente laziale: "Non ho alcuna 'interferenza' con Lotito, al quale però riconosco una grossa abilità manageriale: la sua è una delle migliori società. La Lazio non ha nessun parametro discostato rispetto ai principi del fair play finanziario. Lui ha la Lazio e la Salernitana, poi ci sono leggende metropolitane che gli attribuiscono Brescia, Bari e altri club. In molti si rivolgono a lui per chiedere consigli amministrativi, sapete tutti che salvò la Lazio che era in una situazione di dissesto finanziario".

SCANDALO BELLOLI - "Aspettiamo le necessarie decisioni, altrimenti saremo costretti ad intervenire attraverso i provvedimenti previsti dalle norme per tutelare la Federcalcio e la stessa Lega Dilettanti". Il direttivo della Dilettanti ha rinviato a domani la discussione sulle possibili dimissioni del suo presidente. "La decisione della Lega nazionale Dilettanti, che ha rinviato a domani la valutazione sui fatti che hanno coinvolto il presidente Felice Belloli - sottolinea Tavecchio - procrastina una doverosa riflessione che investe temi ineludibili di natura etica e morale. Aspettiamo le necessarie decisioni,altrimenti saremo costretti ad intervenire".

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