Fifa choc, Blatter indagato. Raffica di arresti per corruzione

Al Hussein: «Giorno triste per il pallone»

NEW YORK - Il numero uno della Fifa, Sepp Blatter, è indagato dall'Fbi ma per ora non è tra i responsabili del calcio mondiale che sono stati messi sotto accusa per corruzione dal Dipartimento di Stato americano. Lo riportano i media americani, sottolineando che le indagini continuano. Blatter, 79 anni, dovrebbe essere rieletto venerdì prossimo per la quinta volta consecutiva presidente della Fifa. Guida il governo del calcio mondiale dal giugno del 1998, quando successe a Joao Havelange. È stato rieletto nel 2002, nel 2007 e nel 2011.

L'ACCUSA - Il Dipartimento di giustizia americano si appresta a formalizzare l'accusa di corruzione nei confronti dei vertici della Fifa. Fino a 14 persone - secondo fonti investigative citate dalla Cnn - potrebbero essere nelle prossime ore rinviate a giudizio davanti alla corte federale di Brooklyn, a New York. Alcuni arresti potrebbero essere in corso di esecuzione. Le accuse di corruzione mosse dalle autorità americane riguardano gli ultimi 20 anni, e riguardano le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Per anni la Fifa è stata indagata dall'Fbi, e l'organizzazione guidata da Sepp Blatter ha sempre respinto le accuse. Come quelle di corruzione relative all'assegnazione dei mondiali del 2018 e del 2022 rispettivamente a Russia e Qatar. Non tutte le persone messe sotto accusa, in tutto una decina, si trovano a Zurigo, riporta il New York Times. Tra loro ci sono Jeffrey Webb delle Isole Cayman, uno dei vicepresidenti del comitato esecutivo della Fifa e l'uruguaiano Eugenio Figueredo, anche lui vicepresidente ed ex presidente della South Americàs Soccer Association. C'è anche Jack Warner di Trinidad e Tobago ex membro del comitato esecutivo. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nelle prossime ore nel corso di una conferenza stampa a New York del ministro della giustizia Loretta Lynch e del capo dell'Fbi, James Comey. Ad imprimere un'accelerazione alle indagini - spiegano i media Usa - la decisione dell'ex procuratore Michael Garcia che ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall'associazione per svolgere un'indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell'inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni che l'ex procuratore non ha sposato.

ARRESTI - All'alba a Zurigo è scattata un'operazione delle autorità svizzere che avrebbe portato all'arresto di diversi responsabili della Fifa che saranno estradati negli Usa dove dovranno rispondere dell' accusa di corruzione. La 'retatà - riporta il New York Times - è avvenuta al Baur au Lac hotel dove i leader dell'organismo che governa il calcio mondiale sono riuniti per il loro meeting annuale.

PARLA AL HUSSEIN - «Oggi è un giorno triste per il calcio»: questo il laconico commento fatto dal principe giordano Ali bin Al Hussein dopo il ciclone giudiziario che ha investito i vertici della Fifa. Al Hussein, che è uno dei vicepresidenti della federcalcio mondiale, e peraltro è anche candidato alla presidenza in opposizione a Sepp Blatter nelle elezioni in programma venerdì 29 maggio, ha aggiunto che «naturalmente è una vicenda in evoluzione, i dettagli non sono ancora del tutto noti. Non è il caso di fare altri commenti ora».

APERTA PROCEDURA PENALE - Il ministero pubblico svizzero ha aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l'attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo comunica in una nota la giustizia elvetica, che ha proceduto a perquisizioni presso la sede della Fifa a Zurigo, impossessandosi di documenti e dati elettronici.

PARLA IL MINISTRO RUSSO - Il ciclone giudiziario che ha investito i vertici della Fifa non è legato con l'assegnazione alla Russia dell'organizzazione dei Mondiali di calcio 2018. È quanto sostiene il ministro dello Sport russo, Vitali Mutko, citato dall'agenzia Tass. «Se vediamo chi sono le persone arrestate - ha detto Mutko -, molte di loro non avevano niente a che fare con l'esame delle richieste per ospitare i mondiali» e «non erano membri del comitato esecutivo della Fifa».

7 ARRESTATI - Ci sono due vicepresidenti tra i 7 dirigenti Fifa arrestati oggi con l'accusa di corruzione. Lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia Usa: sono Jeffrey Webb (Isole Cayman) e Eugenio Figueredo (Uruguay). Gli altri sono Eduardo (Costa Rica), Julio Rocha (Nicaragua), Costas Takkas (Gb), Rafael Esquivel (Venezuela) e Jose Maria Marin (Brasile).

«SRADICHEREMO LA CORRUZIONE» - "Sradicheremo la corruzione dal calcio mondiale": lo ha detto il ministro della giustizia americano, Loretta Lynch, ufficializzando le accuse di corruzione e riciclaggio nei confronti di una parte dei vertici della Fifa. "Hanno corrotto il sistema per arricchire se stessi". "Hanno fatto tutto ciò ripetutamente, anno dopo anno, torneo dopo torneo", ha sottolineato Loretta Lynch nel corso di una conferenza stampa a New York col capo dell'Fbi James Comey, parlando di "milioni e milioni di dollari frutto di corruzione, riciclaggio e di attività di criminalità organizzata".

«E' SOLO L'INIZIO» - "Vogliamo essere chiari: questo è solo l'inizio, non la fine". È il monito dei principali protagonisti delle indagini Usa sullo scandalo Fifa: il capo dell'Fbi, James Comey e il capo della sezione criminale dell'Irs, l'Agenzia del fisco americana, Richard Weber. "Nessuno è al di sopra della legge", ha detto Comey. "Questa è davvero la coppa del mondo della corruzione", ha aggiunto Weber descrivendo le dimensioni dello scandalo che sta travolgendo la Fifa, alla quale - ha aggiunto - "oggi è stato mostrato il cartellino rosso".

TANGENTE DI 10 MILIONI - Il dipartimento alla giustizia americano accusa l'ex vicepresidente della Fifa, Jack Warner, di aver chiesto una cifra di 10 milioni di dollari in tangenti al governo del Sudafrica che ha ospitato i mondiali di calcio del 2010. Gli Stati Uniti hanno chiesto l'estradizione di nove funzionari della Fifa accusati di corruzione e associazione a delinquere: lo ha detto il ministro della giustizia americano, Loretta Lynch, sottolineando come il numero uno della Fifa, Sepp Blatter, "al momento non è sotto accusa".

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