TORINO - "De Berlin a Junin", da Berlino a Junin, la cittadina della provincia di Buenos Aires (quasi 90mila abitanti), dove visse da adolescente niente meno che Evita Peron. Questo il cammino di Carlos Tevez, dalla Juventus al Boca Juniors, passando per il Cile con la maglia albiceleste della nazionale impegnata in Coppa America. Carlos Tevez infatti, secondo indiscrezioni argentine, dovrebbe esordire con la maglia che ha lasciato nel dicembre del 2004, per passare al Corithians, il prossimo 12 di luglio alle ore 22 locali contro il Sarmiento Junin, formazione di medio-bassa classifica di questo neonato anomalo campionato argentino. L'Afa, la federazione calcistica guidata da Luis Segura, ha rivoluzionato da quest'anno il meccanismo di Apertura e Clausura, che non esistono più, per lasciar spazio alla Primera Division, un maxi-campionato a 30 squadre, che si contrarrà nei prossimi anni fino ad arrivare a 22 nel 2019-20.
Tevez sarà presentato tra il 6 e il 7 di luglio alla Bombonera con una festa incredibile e poi parteciperà il giorno dopo alla partita d'addio di Seba Battaglia insieme a Riquelme: roba da sballo per i tifosi. E chissà se poi il Boca Juniors concederà l'onore del 'nuovo esordio' dell'Apache alla piccola città di provincia o non rimanderà al 19 luglio in casa contro il Quilmes.
"De Berlin a Junin" comunque è già diventato uno spot. A Junin l'atmosfera è già da festa popolare, il grande ritorno dell'Apache in argentina se lo sarebbero conteso tutte le città della nazione, forse anche pagando. Toccherebbe al Sarmiento questo onore, con una squadra di medio livello, che già ora è a 13 punti dal Boca adopo 15 partite e che subisce più di una rete a partita. Ma l'eventuale gol preso da Tevez forse avrebbe un gusto meno amaro.