Monica Matano: «Torno a Sabato Sprint nel nome di Cristiana»

Dopo il successo dell’ultima stagione, la conduttrice della popolare trasmissione torna in onda su Rai Due nel ricordo della sorella giornalista, scomparsa all’inizio di luglio. «Ha combattuto il cancro con un coraggio straordinario. Sono stata fortunata ad averla in dono nella mia vita»
Monica Matano: «Torno a Sabato Sprint nel nome di Cristiana»

ROMA - Nell'ultima stagione, la sua è stata la migliore trasmissione sportiva Rai, in termini di gradimento del pubblico e di qualità dell'informazione. A vincere è sempre il gioco di squadra, ma è indubbio che la conduttrice del programma ne sia risultata la carta decisiva. Riparte il campionato e su Rai Due ritorna Sabato Sprint.

Monica Matano, formula che vince non si cambia?

 «Siete sempre molto generosi nei miei confronti, ma rimango convinta che un conduttore, per quanto bravo e preparato, possa fare poco se non è sostenuto da una squadra di collaboratori seri e preziosi. Quando avverto la fatica per le difficoltà logistiche, per questa vita tra Roma a Milano, senza weekend liberi, con 1.200 km alla settimana da percorrere, senza dimenticare l'onere dell' impegno giornalistico, penso, poi, che ho avuto la fortuna di conoscere delle belle realtà della nostra Azienda come il responsabile del programma Marco Civoli, il curatore Cesare Di Gesaro, il produttore esecutivo Isabella Piemontese, il Direttore della fotografia Ferdinando Cermenati, il parrucchiere Francesco Argentino, la truccatrice Monica Gatti, l'addetta ai costumi Lila Luche, solo per citarne alcuni. Lo scorso anno, siamo stati premiati dai risultati e dal consenso del pubblico. I sacrifici svaniscono quando ti rendi conto che vengono compresi e apprezzati da chi ti segue».

Dopo avere conquistato lo scudetto, Allegri ha cambiato pelle alla Juve, convinto fosse necessario ripartire da zero per continuare a essere i migliori. La pensa così anche lei?

«Sì, quando un ciclo si esaurisce, bisogna avere la forza di rischiare. I bianconeri non potranno più contare su Tevez, Pirlo e Vidal, ma è pur vero che avranno a disposizione l' intraprendenza di Mandzukic e il talento di Dybala. Anche la Roma si è mossa bene sul mercato. Finalmente ha messo al centro dell' attacco un top player come Dzeko. Le milanesi sono più competitive della scorsa stagione e Sarri, tecnico che stimo tanto, ci riserverà piacevoli sorprese per quanto riguarda il campionato del suo Napoli».

Come sarà strutturato il nuovo Sabato Sprint?

«Quest'anno avremo un duplice vantaggio. Potremo mandare subito la sintesi della gara delle 20.45 senza dover aspettare le 23.05, per vincoli contrattuali e avremo prima ai nostri microfoni gli allenatori della partita serale. Accontenteremo subito il desiderio dei nostri telespettatori di vedere le immagini e di ascoltare i commenti dei protagonisti e riusciremo a gestire, senza frenesia, la seconda parte del programma, dedicando più tempo alla sfida delle 18 e ad eventuali approfondimenti».

 Quale sarà la squadra degli opinionisti?

«Potremo contare sempre sulle polemiche garbate del vostro Direttore Xavier Jacobelli, sulla competenza e la dolcezza di Katia Serra, sulle domande spigolose di Giampiero Timossi. E poi ci saranno degli ospiti nuovi, ma non posso anticiparvi nulla...»

La battaglia degli ascolti del calcio in tv diventa sempre più incandescente, alla luce anche dei diritti Champions strappati da Mediaset a Sky: a suo avviso, su che cosa deve puntare la Rai per fronteggiare la concorrenza?

«Sono entrata in Rai nel 1997, sono stata precaria dal 1997 al 2004 in rete e dal 2004 al 2011 in testata. Sono stati anni difficili, ma ho sempre creduto nella forza di questa Azienda che è la storia culturale del nostro paese e non ho mai voluto abbandonarla. La Rai deve ritrovare il suo orgoglio, deve puntare sul rigore della notizia, sulla serietà degli argomenti, sull' autorevolezza degli ospiti».

Nell'arco di tre stagioni lei è passata da Superotto a Pomeriggio da Campioni alla brillante esperienza di Pomeriggio Mondiale e Sere Mondiali sino a Sabato Sprint: quali sono i suoi nuovi traguardi?

«Quando ho lasciato Salerno, la mia città, per inseguire il mio sogno professionale, non avrei mai immaginato di arrivare fino a qui. Ho sempre avuto le idee molto chiare e credo che a premiarmi sia stata la mia caparbietà. Adesso avverto forte l'esigenza di maturare esperienze diverse. Ricorderò sempre le parole di una persona a me molto cara, ex capo del personale della Rai, il dottor Umberto Forcella, che mi esortò a utilizzare il coraggio del cambiamento. Magari tornare a lavorare in rete, dove ho iniziato, in un programma di informazione.... chissà!».

L'8 luglio scorso, a Palermo, è scomparsa sua sorella Cristiana che ha combattuto il cancro con un coraggio e una forza d'animo straordinari. Giornalista sportiva, presidente dell'Ussi di Palermo, brillante conduttrice tv, volto apprezzato del tg del Giornale di Sicilia, Cristiana aveva soltanto 45 anni. Sappiamo quanto lei fosse legata a sua sorella e quanto devastante sia il dolore che la sua scomparsa le ha arrecato. Ora, per la prima volta, torna in tv pensando a lei...

«E' la stagione più difficile della mia vita. Mia sorella Cristiana era una collega bravissima. Ha lottato con coraggio contro un male terribile che l 'ha strappata ai suoi affetti più cari. Abbiamo combattuto per nove mesi, sperando in un miracolo che, purtroppo, non è arrivato. Questi sono eventi che modificano radicalmente il senso della vita. Ho pensato di lasciare tutto. Mi hanno convinto ad accettare le parole di mia nipote Marta e di una delle migliori amiche di Cristiana, Elvira Terranova, collega dell' Adnkronos che mi ha raccontato di una sera a Lampedusa, in cui mia sorella ha invitato gli amici a cena, a casa perché non voleva uscire per seguire il mio debutto alla Domenica Sportiva Estate. Era orgogliosa di me, lo so ed era felice della mia riconferma a Sabato Sprint. È stato difficile tornare a Milano giovedì, dove mia sorella era in cura all'Ieo e sarà impegnativa la prima puntata senza di Lei. Avverto l'emozione e la responsabilità. Andrò in onda con la sua foto sul mio tavolo in studio e con un anello con il suo nome inciso su un cuore pendente. Inoltre, ho scelto l'abito di stasera con sua figlia. Cerco di farla rivivere nelle piccole cose quotidiane e di fare ciò che La renderebbe felice. Ho scoperto lati del carattere di Cristiana che non conoscevo, il suo impegno nel sociale, la sua tenerezza nei confronti delle colleghe più giovani. E anche la sua scelta di essere sepolta a Lampedusa, in una terra martoriata, ma bellissima, dove ci si riconcilia con il mondo, dimostra tutta la sua grandezza d'animo. So che stasera, quando alle 24, non arriverà il suo sms abituale, mi sentirò mancare, ma penserò che sono stata fortunata ad averla avuta in dono, come sorella, sempre al mio fianco in questi anni e cercherò di sopravvivere nel Suo nome».

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