Se la Figc fa causa alla Juve, come lo spiega Palazzi?

Le voci di una richiesta danni ai bianconeri da parte della Federcalcio riportano d’attualità il nodo di un’indagine a senso unico
Se la Figc fa causa alla Juve, come lo spiega Palazzi?© www.imagephotoagency.it

TORINO - C’era da aspettarselo che le parole scritte da Andrea Agnelli nella relazione agli azionisti provocassero qualche fastidioso prurito in seno alla Federcalcio, verso i cui vertici erano partiti dei siluri, tutto sommato abbastanza espliciti pur senza nomi e cognomi. La reazione è arrivata sotto forma di indiscrezione (pubblicata ieri dalla Gazzetta dello Sport): la Figc avrebbe dato mandato all’avvocato Medugno di valutare una casa per danni contro la Juventus per la vicenda di Calciopoli, giunta a una chiusura penale con la sentenza della Cassazione, durissima con Moggi e Giraudo e non tenerissima con la Juventus, chiamata - neanche troppo vagamente - in causa. Insomma, la Figc proverebbe ad armare una pistola per creare quello che Quentin Tarantino definirebbe il classico “stallo messicano”, pareggiando la pistola da 440 milioni che la Juventus ha caricato sotto forma di causacontro la Figc presso il Tar. Tagliando e cucendo alcuni passaggi della sentenza di Cassazione la Figc pensa di potersi mettere nella situazione di chiedere dei danni, per lo più di immagine, alla società protagonista - suo malgrado - di Calciopoli che ha distrutto la Juventus di allora, ma - secondo la Figc - ha causato danni collaterali anche al movimento italiano. Una posizione, quella della Federcalcio, che una volta portata in aula dovrebbe convivere con una pericolosissima contraddizione, perché quello scandalo coinvolse più di una squadra e con posizioni che la stessa Figc, attraverso il procuratore federale Palazzi (in carica allora come oggi) aveva certificato con la celebre “relazione” del 4 luglio 2001.

Se l’Inter, come si evince da quelle pagine si era resa protagonista di una violazione dell’articolo 6 (illecito sportivo), che non era - per esempio - stata contestata alla Juventus, come fa la Figc a chiedere i danni solo ai bianconeri? Se non bastasse la relazione palazzi, scritta su carta intestata della Figc, esistono le sentenze di tribunali penali che dal primo grado in poi hanno certificato le pecche di un’indagine a senso unico che ha trascurato le responsabilità di altri club. Come sarebbero andati i processi sportivi del 2006 (che decretarono la distruzione sportiva ed economica della Juventus di allora) se tutte le telefonate fossero state prese in considerazione? Basti ricordare che il caposaldo alla base della condanna sportiva dei bianconeri è proprio l’unicità del rapporto di Moggi con gli arbitri, estrinsecato poi da Narducci con quel «piaccia o non piaccia ma gli altri dirigenti non telefonavano ai designatori», diventato un boomerang micidiale nel corso del processo. Telefonavano anche gli altri e costruivano le stesse lobby con gli arbitri (vedi sentenza del tribunale di Milano sulla querela Facchetti-Moggi). Ma una squadra è stata smantellata, altre hanno preso un buffetto, qualcuno ha vinto uno scudetto. Chi è stato, insomma, il vero danneggiato della vicenda Calciopoli o, se preferite, chi ha già pagato e chi no?

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