Idea al Toro: un Peres “alla Cerci” per sfruttare i suoi dribbling

Potrebbe essere la mossa “interna” per regalare qualità alla fase offensiva dove puntare su un granata capace di saltare l’uomo
Bruno Peres© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

TORINO - A volte la soluzione ce l’hai davanti agli occhi ma per vederla serve un pizzico di follia. Quella che ti smarca dai ragionamenti scontati, dalla logica estrema che ti permette di percorrere linee rette, quindi sicure, ma inevitabilmente prevedibili. Percorsi rispettabilissimi, che funzionano quando, appunto, tutto va bene. Ma quando invece subentra la necessità di dover sovvertire lo stato delle cose, perché lo status quo non va più bene, ecco che allora bisogna saper sparigliare le carte e inventare qualcosa. Bene, nel Torino che sta diventando schiavo di un gioco diventato troppo conosciuto e quindi prevedibile, la possibilità di contare anche su un altro modulo oltre al 3-5-2 potrebbe rivelarsi un valore aggiunto. Del resto sono sempre più numerose le squadre in grado di modificare sistema nel corso della stessa partita proprio per avere più armi a disposizione con le quali cercare di scardinare i sistemi difensivi avversari. Bene, proprio per questa ragione il Torino potrebbe pensare a un’alternativa nel modo di offendere. E così, confermando la difesa a 3, potrebbe puntare sul 3-4-3 piuttosto che sul 3-4-1-2. Nel secondo caso servirebbe un trequartista da piazzare dietro le punte, a galleggiare tra la linea del centrocampo e della difesa avversaria. Nel primo, invece, occorrerebbe avere un attaccante esterno molto veloce, capace di saltare l’uomo con facilità per provare ad andare al tiro o servire assist ai compagni d’attacco.

LA MOSSA "INTERNA" - E allora il pensiero, senza la zavorra dei ragionamenti scontati, corre veloce a Bruno Peres, l’unico granata che con la sua tecnica può permettersi di saltare l’avversario con grande agilità e quindi creare la superiorità numerica. Il football è pieno di calciatori che sono stati in grado di cambiare ruolo trovando maggiori soddisfazioni in una collocazione diversa. Ecco allora che immaginare Bruno Peres come attaccante esterno nel 3-4-3 può essere letto come una bestialità solo da chi viaggia con i paraocchi. In realtà il brasiliano ha nel proprio Dna le qualità adatte per poter svolgere al meglio il lavoro della freccia esterna che può far male anche in zona gol. Essendo lui destro, potrebbe rendere di più in zona gol se utilizzato sulla fascia opposta, ovvero quella mancina, perché dopo l’incursione avrebbe la possibilità di accentrarsi per cercare il tiro con il proprio piede preferito. Una sorta di Cerci al contrario, in un modulo diverso dal 4-4-2 ma comunque ideale per esaltare le caratteristiche di Bruno Peres che a volte sembra sprecato nel ruolo di terzino, dove peraltro sta cercando di affinare la parte difensiva. Ora Bruno Peres è in Brasile, a San Paolo, dove trascorrerà queste vacanze natalizie insieme alla moglie e al piccolo Enzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...