Serie A Inter e Napoli, Jacobelli: «Sarri, Mancini e la pace delle Iene»

Dopo tre giorni di polemiche incandescenti, alla buon’ora, il comunicato del club nerazzurro chiude il caso tra i due tecnici
Serie A Inter e Napoli, Jacobelli: «Sarri, Mancini e la pace delle Iene»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Dopo tre giorni di polemiche incandescenti, alla buon’ora, il comunicato dell’Inter chiude il caso Sarri-Mancini. Mossa buona e giusta per uscire dalla spirale di una querelle che aveva abbondantemente travalicato ogni limite, nel Paese dove l’ipocrisia regna sovrana e il politicamente corretto pure.

Da qualunque parte sia stato analizzato, scevri da ogni condizionamento di fazione, l’episodio del San Paolo era stato una sconfitta per due, aveva scritto il nostro sito. Può trasformarsi in una vittoria per entrambi, se, a cominciare proprio dai protagonisti dell’alterco, si dimostrerà che un altro calcio sia possibile.

Un calcio dove il rispetto non sia soltanto una scritta da apporre sulla manica della maglia, quando si gioca in Europa oppure il ritornello dello spot Uefa in onda durante l’intervallo. Perché gli insulti omofobi sono ributtanti e intollerabili, come ogni altro insulto di cui sia teatro il rettangolo di gioco o il bordo del campo o uno degli spalti o tutti gli spalti.

L’impresa è ardua in un contesto in cui, a forza di blandire, sminuire, sottovalutare, giustificare, la degenerazione dei costumi da stadio riflette l’imbarbarimento generale.

Eppure, come tutti noi che il calcio amiamo, Sarri e Mancini (in rigoroso ordine anagrafico) sanno che cambiare registro si può. Si deve. Magari anche indossando la tuta che il primo ha regalato al secondo. Per non essere più iene, i due hanno fatto pace anche grazie alle Iene, dopo che Sarri aveva ricevuto il Tapiro. L’importante è pacificare.

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