© www.imagephotoagency.itDAL NOSTRO INVIATO A REGGIO EMILIA - Presentazione in grande stile al Mapei Stadium di Reggio Emilia: il Sassuolo in mattinata ha illustrato l’innovativo progetto per il settore giovanile elaborato in collaborazione con la “Giovane Italia” dell’ideatore Ezio Glerean (la sperimentazione è partita con la squadra degli Esordienti 2004). All’incontro, oltre al tecnico neroverde Di Francesco, all’ad Carnevali, al capitano Magnanelli, al gioiellino Pellegrini e al responsabile del vivaio Palmieri, ha preso parte anche la stella degli emiliani: Domenico Berardi. «Se sono qui - ha detto l’esterno d’attacco del Sassuolo - è perché voglio diventare un esempio per i giovani e non commettere più certi errori del passato. Lavorare e dare fiducia ai ragazzi è importante: io devo ringraziare Di Francesco, che mi ha sempre dato tanto fin da quando ero un aggregato della Primavera. E lo stesso ha fatto la società. Quando commetto qualche stronzata mi tirano le orecchie, sto cercando di migliorare per non ripetere più certi episodi». L’ad Carnevali: «Noi puntiamo sui giovani e sugli italiani e vogliamo diventare un laboratorio per tutto il calcio, il pogetto della “Giovane Italia” per noi è una bella opportunità e speriamo che lo diventi per tutto il movimento».
Entusiasti anche capitan Magnanelli («I giovani vanno aiutati a crescere, ma pure lasciati liberi di sbagliare») e Eusebio Di Francesco: «Sarà fondamentale fare entrare sempre di più il calcio nelle scuole, i ragazzi non si devono trovare nella condizione di dover scegliere tra studio e pallone. All’estero ci sono tanti ottimi esempi da seguire. Per esperienza posso garantire che i ragazzi di maggior cultura sono anche quelli apprendono più in fretta a livello calcistico».