Calcio, prefetto incontra Roma e Lazio. Restano barriere in Curva

Il dg giallorosso Baldissoni: «L'incontro è andato bene»
Calcio, prefetto incontra Roma e Lazio. Restano barriere in Curva© AG ALDO LIVERANI SAS

ROMA - È durato circa un'ora, nella sede della Prefettura di Roma, il comitato per l'ordine e la sicurezza durante il quale si sta affrontando il tema della divisione delle curve dello stadio Olimpico, disposta in estate dalla Questura per motivi di sicurezza e osteggiata dai tifosi di Roma e Lazio. Al vertice hanno partecipato, oltre al prefetto Franco Gabrielli ed il questore Nicolò D'Angelo, anche i vertici delle società di Roma e Lazio, il direttore generale giallorosso Mauro Baldissoni ed il presidente biancoceleste Claudio Lotito, accompagnati da altri dirigenti. In Prefettura anche Diego Nevi, responsabile marketing del Coni.

BALDISSONI - «L'incontro è andato bene. Dopo il lavoro degli ultimi due mesi è stato firmato un accordo di programma per migliorare la fruibilità dello stadio e per intraprendere un percorso positivo che possa cambiare un po' l'attuale situazione organizzativa delle curve dell'Olimpico». Così il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, a margine del comitato per l'ordine e la sicurezza che si è appena concluso in Prefettura a Roma.

NON SI TOLGONO LE BARRIERE - «Per quest'anno non si toglie nessuna barriera». Così il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, uscendo dalla sede della Prefettura dove si è concluso il comitato per l'ordine e la sicurezza nel quale si è discusso anche dei divisori delle curve dello stadio Olimpico, installati la scorsa estate per motivi di sicurezza. «Se un domani, a fine campionato o l'anno prossimo, ci saranno le condizioni da parte di tutte le tifoserie - continua - valuteremo anche uno stadio senza barriere. Questo però è un discorso proiettato nel tempo, non attuale. Quello che serve ora è trovare una migliore fruibilità dello stadio Olimpico e dare la possibilità alle società di svolgere i loro compiti», sottolinea il questore presentando il protocollo d'intesa con il Coni e le società. «Il Comitato monitorerà costantemente i comportamenti delle tifoserie - afferma D'Angelo - Vogliamo restituire lo stadio alle famiglie ed ai cittadini, in modo che possa essere vissuto nella maniera migliore».

CONTATTO DIRETTO TIFOSI-SOCIETA' - "La cosa più significativa del protocollo d'intesa è il contatto tra società e tifosi. Saranno i club a individuare supporter più meritevoli o particolarmente carismatici che possano dialogare direttamente con le società per qualunque richiesta relativamente al tifo organizzato". Questo uno dei passaggi del protocollo d'intesa firmato oggi in Prefettura sulla nuova organizzazione dello stadio Olimpico, esposto dal questore di Roma, Nicolò D'Angelo, all'uscita da palazzo Valentini. "Sono stati previsti degli step - spiega il questore -, che prevedono una maggiore qualificazione degli steward con una presenza rafforzata in alcuni punti e una migliore distribuzione delle forze di polizia. Vogliamo estirpare i violenti e chi non rispetta le regole. Le curve contengono tot persone e ognuno deve rispettare il proprio posto, sono vietati striscioni non autorizzati, turpiloqui, fumogeni, petardi e insulti contro lo Stato".

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