TORINO - Il calcio italiano ridimensionato? No, è più corretto dire il "calcio della Serie A" ridimensionato dall'Europa, perché ieri sera c'erano solo 6 italiani titolari e, ampliando il discorso, nella tornata di Coppe in campo sono scesi solo 13 italiani su 55 titolari (il 23%), 18 su 68 fra i giocatori scesi in campo (quindi il 26% contando che è subentrato dalla panchina), una percentuale ridicolmente bassa e che per altro non rappresenta una novità. L'elemento nuovo, semmai, dovrebbe essere la riflessione sul perché il nostro movimento fatica in modo così impressionante nelle competizioni internazionali per club e, per una volta, provare a farlo partire dalla composizione delle rose.
VERTICE E BASE - Il confronto fra la Juventus e il Bayern, così come quello fra la Roma e il Real Madrid rappresenta una sfida alle eccellenze del continente e quindi, per certi, versi è meno preoccupante: la cima della piramide calcistica europea è una questione di cicli e adesso non è certamente il nostro, per ragioni principalmente economiche e di organizzazione. Diventa più ansiogeno pensare che a livello di seconde o terze forze (Tottenham e Villarreal) si debba pagare la differenza. Perché la salute di un movimento non si misura con la punta dell'iceberg, ma con la sua massa.
CERCARE GLI ITALIANI - Da questo punto di vista sarebbe interessante riflettere su quanto poco i nostri club puntino sugli italiani che, in certe occasioni, potrebbero far valere qualcosa in più, almeno a livello di sentimento di appartenenza al club. Oltre al fatto che è tutta da dimostrare la "prevalenza" di certe scuole nei confronti delle nostre, mentre è purtroppo ampiamente dimostrata la "convenienza" di certi mercati rispetto a quello interno. E' la solita storia: ben vengano Higuain, Dybala o Kalinic che aumentano il livello tecnico del campionato e delle nostre rose, ma siamo sicuri che nei nostri vivai o nei nostri campionati minori non ci sia niente di meglio di tutti i 55 stranieri scesi in campo in questa giornata di Coppe Europee? Noi siamo sicuri di sì, basta cercarli e dare loro fiducia. Il problema sono i costi, le complicazioni e i giochetti di certi dirigenti e procuratori.
L'IMPEGNO E COLLINA - Ultima due riflessioni: prima di seppellire il calcio italiano sotto le due eliminazioni in Europa League: i club italiani devono ancora inquadrare la competizione, vissuta sempre in modo problematico e, spesso, subordinato al campionato. In Spagna (che domina da anni la competizione) funziona in modo diverso, ma è logico: il duopolio Real-Barça, occasionalmente interrotto dall'Atletico, rende la Liga un puro esercizio teorico per club di buon livello ma non in grado di competere per il titolo. Ecco allora che la concentrazione della stagione si sposta sull'ex Coppa Uefa ed è perfettamente logico che i titolari, motivati, del Villarreal siano meglio dei 5/11 di titolari, non motivatissimi, del Napoli. Infine gli arbitri, che hanno condizionato non poco tutte le partite delle italiane: aspettiamo una risposta da Collina, che tuttavia predilige il morbido tepore dei media amici e i ristoranti poco affollati.
Stranieri e italia: così ieri, martedì e la scorsa settimana
Napoli
Stranieri: Reina, Hysai, Albiol, Chiriches, Strinic, David Lopez, Hamsik, Mertens, Higuain
Italiani: Valdifiori, Insigne
Stranieri dalla panchina: Jorginho
Italiani dalla panchina: Maggio, Valdifiori
Lazio
Stranieri: Konko, Bisevac, Mauricio, Radu, Milinkovic, Biglia, F.Anderson, Lulic
Italiani: Parolo, Matri
Stranieri dalla panchina: Klose
Italiani dalla panchina: Candreva
Fiorentina
Stranieri: Tatarusanu, Tomovic, Rodriguez, Vecino, Badelj, Alonso, B. Valero, Ilicic, Kalinic
Italiani: Astori, Bernardeschi
Stranieri dalla panchina: Fernandez, Blaszczykowski, Zarate
Juventus
Stranieri: Lichtsteiner, Evra, Cuadrado, Khedira, Pogba, Dybala, Mandzukic
Italiani: Buffon, Bonucci, Barzagli, Marchisio,
Stranieri dalla panchina: Hernanes, Morata
Italiani dalla panchina: Sturaro
Roma
Stranieri Szczesny, Manolas, Rudiger, Digne; Vainqueur, Salah, Pjanic, Nainggolan,
Italiani: Florenzi, El Shaarawy, Perotti
Stranieri dalla panchina: Dzeko
Italiani dalla panchina: Totti