Mancini shock: «Pronto a stracciare il contratto»

«Io non voglio rovinare le cose buone che sono state fatte: ho la percezione che i tifosi non abbiano capito la situazione in questo anno e mezzo. Io sono disponibile anche ad andare avanti con 11 ragazzi, però bisogna essere chiari. Touré? Un giocatore così non si è mai visto in Italia»
Mancini shock: «Pronto a stracciare il contratto»© ANSA

APPIANO GENTILE - «Ho un contratto di un anno: se società e tifosi sono contenti, resto. Altrimenti strappiamo il contratto. Bisogna capire la situazione, parlare con il presidente e capire cosa siamo obbligati a fare. Abbiamo una squadra buona e, con qualche giocatore in più, possiamo migliorarla». Roberto Mancini pone le sue condizioni. E “convoca” Erick Thohir. Parole forti e clima da resa dei conti. Tra le richieste del tecnico ci sarà Yaya Touré («Un giocatore come Yaya Touré non si è mai visto in Italia»).

Ma non finisce qui: «In un anno e mezzo siamo riusciti a mettere una buona base. Abbiamo 5-6 punti fermi, non sarà difficile inserirne altri tre con qualità, carisma, che permettano agli altri di crescere ancora. Noi, tranne che con la Fiorentina, non abbiamo mai avuto problemi negli scontri diretti, questo significa che i giocatori sono migliorati. Perisic e Kondogbia hanno fatto un salto di qualità enorme. E’ giusto capire quello che noi potremo fare, se saremo così, se dovremo vendere dei giocatori. Io non voglio rovinare le cose buone che sono state fatte: ho la percezione che i tifosi non abbiano capito la situazione in questo anno e mezzo. Non mi sta bene che si dica che ho cambiato 11 giocatori e sono arrivato 4°. Io sono disponibile anche ad andare avanti con 11 ragazzi, però bisogna essere chiari. Noi partiamo nettamente dietro a Juve, Roma e Napoli perché sono molto più attrezzate di noi, poi nel calcio non si sa mai. Io non ho mai avuto una squadra di gente così per bene, non si pone neanche il problema che la squadra non sia con me. Prolungare il contratto? Non ho problemi ad allungare il contratto, ma serve chiarezza, mentre con il fair play finanziario si capisce poco. Bisogna capire cosa si può fare, cosa non si può fare e cosa bisogna fare per forza. Cosa mi deve garantire Thohir per cui io rimanga e sia contento? E’ chiaro che vorrei vincere tutti gli anni, questo è il mio obiettivo e deve essere quello dell’Inter, purtroppo c’è questa spada di Damocle sulla testa ma siamo riusciti a fare un buon lavoro tornando in testa dopo anni per 20 giornate. Per i tifosi sembra che noi abbiamo una squadra per vincere il campionato e non è così, per questo serve chiarezza su quelli che devono essere gli obiettivi».

MORATTI: IBRA? DIPENDE DA MANCINI

Jovetic e Handanovic
L’argomento tocca poi i malpancisti: «Handanovic ha detto che gli manca la Champions, ma tutti vorremmo giocarci. Ci sono squadre che hanno investito 3-400 milioni e non ci giocano: siamo in buona compagnia. Noi faremo l’Europa League e proveremo a vincerla. Se poi lui vuole andare in Champions, può anche essere accontentato. Jovetic? Io non garantisco niente: un giocatore per essere utilizzato con continuità deve essere fondamentale e noi ci aspettavamo molto, molto di più viste le qualità che ha. Lui in una stagione può fare 15 gol e una ventina di assist». Ultimo pensiero su Ibrahimovic: «È un giocatore che cambia ancora le partite e fa la differenza. Non so però dove andrà». Postilla con la formazione: «Carrizo, D’Ambrosio, Jesus, Murillo, Kondogbia, Brozovic, Jovetic, Eder e Palacio. Più uno tra Telles e Nagatomo e uno tra Melo, che ha problemi fisici, e Gnoukouri. Giocheremo con il 4-3-3».

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