San José: «Occhi aperti su Matri e Duncan. Ma il Sassuolo è un gruppo super»

TORINO - Partire con il piede giusto. Questo è il leitmotiv che regna nello spogliatoioi dell’Athletic Bilbao all’anticivigila dell’esordio in Europa League in programma per giovedì alle 19 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. La banda guidata da Ernesto Valverde, che laggiù, in Euskadi tutti chiamano Txingurri, ossia formichina in euskera, il dialetto basco,  vuole dare continuità al successo ottenuto al Riazòr di La Coruna nello scorso turno di Liga. Davanti troverà un Sassuolo che deve invertire la rotta dopo le scoppole subite in casa della Juventus.  Mikel San José, difensore dell’Athletic, mette in guardia i compagni dal ritenere il match abbordabile: «Siamo assolutamente coscienti che sarà una partita difficile, ma daremo il tutto per tutto per iniziare con il piede giusto in una competizione a cui teniamo particolarmente». Gli fa eco Raùl Garcìa: «Siamo affezionati all’Europa League. Probabilmente, parlarne in questo momento può sembrare prematuro, ma non posso nascondere che arrivare in fondo al torneo è uno dei nostri obiettivi principali. Gli altri obiettivi stagionali sono quello di costruire una squadra con una identità precisa che provi a essere protagonista ogni volta che scende su un terreno di gioco. Personalmente proverò ad avere un rendimento regolare per aiutare i miei compagni a raggiungere i nostri obiettivi e perché no lottare per vincere qualche titolo».

ATTENTI A MATRI - Gli spauracchi emiliani per San José sono soprattutto due: «Con Berardi ai box penso che dovremo fare grande attenzione soprattutto a Matri e Duncan. L’attaccante è un gran campione dotato di enorme esperienza frutto della sua militanza in top club come Milan e Juventus. Occhio pure a Duncan: ha un gran tiro e tanta forza fisica». Continua Raùl Garcìa: «Conosco e seguo il Sassuolo da tempo. L’anno scorso è stata una delle sorprese positive a livello continentale grazie al suo bel gioco. A Di Francesco toglierei Matri, un grande calciatore. Tuttavia, il loro uomo migliore è senza dubbio il gruppo».