Milan, parla Yonghong Li: «Il closing non è in discussione»

Il presidente di Ses rassicura i tifosi: «Nuove norme in Cina, serve solo pazienza. Il mercato di gennaio? A saldo zero»
Milan, parla Yonghong Li: «Il closing non è in discussione»© ANSA

MILANO - Niente da temere per i tifosi del Milan, che dovranno solo avere pazienza. Questo almeno è quello che assicura Yonghong Li, che avrebbe sperato di essere in partenza per Doha dove domani il Milan giocherà la finale di Supercoppa italiana contro la Juventus ed è invece costretto ad attendere ancora per annunciare ai tifosi rossoneri l'ormai famoso "closing", che decreterà il passaggio di proprietà del club. "Mi dispiace per loro che avrebbero legittimamente fretta di vedere conclusa la cessione - afferma in una intervista all'Ansa - ma in fondo è giusto così, questa finale è stata conquistata dall'attuale gestione ed è corretto che siano loro a viverla e, speriamo, a vincerla. Da parte nostra, abbiamo deciso di dare il nostro contributo aderendo alla proposta del club di elargire un premio in caso di vittoria. Vogliamo continuare una storia fatta di successi e ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da presidente onorario, possa in futuro alzarne altri". 

 Yonghong Li spiega poi i motivi del ritardo sulla tabella di marcia: "In Cina ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all'approvazione dell'apposita autorità regolatoria che, di recente, ha annunciato nuove misure di controllo anche sulle operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico. Il nostro team sta lavorando". A chi si chiede perché - in attesa delle autorizzazioni - non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati, risponde così: "Tale operazione non sarebbe stata autorizzata. Perché altri gruppi cinesi che hanno investito nel calcio in Italia o in Gran Bretagna non hanno incontrato le stesse difficoltà? Si tratta di operazioni che sono state chiuse prima dell'annuncio delle nuove misure di controllo. Nel frattempo comunque è stata raccolta una quantità di capitali superiore rispetto all'importo dell'investimento ma la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dal regolatore".

LISTA TOP-SECRET - Ma cosa succederebbe se le autorizzazioni venissero negate? "SES ha individuato una struttura alternativa di investimento ma siamo comunque fiduciosi che le autorizzazioni saranno concesse entro la data concordata con Fininvest (3 marzo, ndr) e preferiremmo non entrare in dettagli riguardo al 'Piano B' che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo in vigore. Da chi sono stati versati i 100 milioni dati come caparra? La seconda tranche direttamente da una società controllata per intero da SES ,che coprirà le perdite registrate dal Milan a partire da luglio e questo è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle decisioni che implicano delle spese da parte del club. La possibilità che i restanti 320 milioni possano essere dilazionati in varie rate non è invece né contemplata nell'accordo con Fininvest, né attualmente prevista dalle parti. Sui nomi degli investitori non potremo dare ulteriori informazioni fino al closing per non complicare il già delicato processo per l'ottenimento delle autorizzazioni. Inoltre, SES ha assunto obblighi di confidenzialità nei confronti di molti di essi anche se abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l'elenco". Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che i capitali di SES appartengano in realtà a Silvio Berlusconi, ma Yonghong Li smentisce categoricamente: "Una notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L'operazione sul Milan è effettuata con capitali di investitori cinesi - e se fosse altrimenti, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando - ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali".

MERCATO A SALDO ZERO - Infine il mercato: "Quello di gennaio dovrà essere effettuato a saldo zero per volontà congiunta di Fininvest e SES. Adriano Galliani lo gestirà rispettando i parametri dell'accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES. Gli oneri della gestione della società resteranno a nostro carico dopo il closing e quindi non possiamo non avere voce in capitolo perché ogni operazione eseguita durante il periodo intercorrente tra la firma del contratto preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan, sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. È prassi comune che in ogni acquisizione gli accordi contrattuali garantiscano al compratore una forma di controllo".

 

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