Ceferin: «Stadio Roma? Non farlo sarebbe un disastro per l'Italia»

Il presidente Uefa è andato nella capitale in visita alla Figc: «Preoccupano le infrastrutture italiane. Di Tavecchio ho un'ottima opinione. Superlega? Non se ne parla»
Ceferin: «Stadio Roma? Non farlo sarebbe un disastro per l'Italia»© EPA

ROMA - «Lo stadio della Roma? Ho letto molto su questo argomento ma a dire la verità quello che so l'ho appreso dai media. Non ho un'idea completa, non so se si tratta del luogo giusto, di chi siano le responsabilità. L'unica cosa che so è che se non si farà lo stadio sarà un disastro non solo per la Roma ma anche per il calcio italiano». Così il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin, durante la conferenza stampa tenuta al termine della visita ufficiale in Federcalcio a Roma.

«La mia unica preoccupazione per l'Italia riguarda le infrastrutture» ha aggiunto infatti Ceferin -: senza strutture non si riesce a sviluppare il calcio o organizzare competizioni importanti. Se l'Italia vuole competere con paesi come Spagna, Germania e Inghilterra ha bisogno di infrastrutture migliori. Mi auguro che questo problema venga risolto a breve con l'aiuto del Governo. Senza infrastrutture non si va avanti, e questo è un danno per l'Italia e di riflesso anche per Uefa e Fifa».

Commento poi sulla possibilità emersa nei mesi scorsi di creare una Superlega Europea coi principali club del continente: «Per la Uefa è fuori discussione. Il sogno di qualificarsi in Champions ed Europa League deve rimanere reale per tutti. Sono convinto che anche i club siano dalla mia parte. In passato ci sono stati malintesi e una difficile comunicazione tra la Uefa e i club».

Il presidente Uefa chiude poi con un piccolo endorsement nei confronti del presidente uscente della Figc Carlo Tavecchio: «Ne ho un'ottima opinione. È una persona onesta, appassionata di football e sta guidando bene la Federcalcio. E poi è indipendente, non si lascia influenzare dall'esterno, nessuno può dirgli che strada seguire». Nessun commento invece in merito alle prossime elezioni del 6 marzo in cui a sfidarsi saranno Tavecchio e lo sfidante Abodi: «La nostra cooperazione con la Figc è ottima e continuerà ad esserlo. Conosco bene Carlo e oggi ho incontrato anche l'altro candidato: non voglio dire niente delle elezioni, è una questione della Figc. Noi rispetteremo le decisioni dei delegati».

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