Padelli: «Inter, il mio sogno da bambino»

Il portiere: «Tra i rimpianti c'è non essere tornato anche solo per un allenamento al Filadelfia: è stato un onore però esserci il giorno della presentazione e avere il mio nome scritto su uno dei seggiolini perché quello è un pezzo di storia del calcio italiano»
Padelli: «Inter, il mio sogno da bambino»© Marco Canoniero

BRUNICO - Va a Daniele Padelli l’onore di essere il primo giocatore nuovo presentato dall’Inter. L’ex portiere del Torino ha firmato un biennale e farà il vice Handanovic come ai tempi di Udine (ad allenarli ci sarà pure Adriano Bonaiuti, il loro “insegnante” anche nella stagione vissuta insieme in Friuli, 2011-12: «E’ veramente forte come allenatore, cura ogni dettaglio anche l’inclinazione del piede»). «Sono interista ed arrivare qui è il classico sogno del bambino di paese che si realizza. Ho sempre sognato di giocare qui: in casa avevo la figurina di Pagliuca e gli ho ritagliato la faccia per metterci la mia. Avevo qualche altra offerta, non lo posso negare, ma da un po’ parlavamo con l’Inter ed è stato un orgoglio ricevere una proposta simile perché per me era un’occasione più unica che rara. Di Spalletti mi ha colpito la carica che ha dentro: ci ha detto che farà di tutto per portarci in alto e noi dovremo dare il massimo per riportare l’Inter dove merita. Io sono qui per lavorare e per imparare perché il livello si è alzato: non ci saranno grandi problemi a fare il secondo di Handanovic. Samir è un ragazzo serio con la testa sullte spalle e i risultati si vedono penso di imparare tanto da lui». Inevitabile fare un accenno al recente passato al Torino: «Con l’ambiente granata mi sono lasciato molto bene: il Toro è una parte importante della mia carriera e della mia vita. E’ stato emozionante lasciare Torino. L’arrivo di Hart è stato molto importante per il Torino perché ha portato entusiasmo, mediaticità e personalità ed è stata una scelta che ho condiviso. Tra i rimpianti c’è non essere tornato anche solo per un allenamento al Filadelfia: è stato un onore però esserci il giorno della presentazione e avere il mio nome scritto su uno dei seggiolini perché quello è un pezzo di storia del calcio italiano». Padelli all’Inter ha scelto la maglia numero 27: «Venti è il giorno in cui mi sono sposato, sette quello in cui è nato mio figlio Diego».

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