Elezioni Figc, nessun accordo: sarà commissariamento

L'Assemblea Elettiva, svoltasi a Fiumicino, non è riuscita ad eleggere il successore di Carlo Tavecchio nemmeno dopo il ballottaggio. Marotta: «Questo epilogo è la sconfitta del calcio italiano»
Elezioni Figc, nessun accordo: sarà commissariamento© LaPresse

FIUMICINO - Vincono le schede bianche al ballottaggio per l'elezione del presidente della Figc. Elezione mancata perché nessuno dei due candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta: Cosimo Sibilia, che aveva chiesto alla Lnd di votare scheda bianca, ottiene al quarto scrutinio l'1.85%, mentre Gabriele Gravina il 39.06%. Trionfo delle bianche con il 59.09%. Assemblea chiusa e si va verso il commissariamento della federazione. E' stata convocata per giovedì alle 15 la riunione della Giunta esecutiva del Coni che dovrebbe sancire l'arrivo del commissario in federcalcio.

SIBILIA ANNUNCIA IL FLOP - Cosimo Sibilia, candidato della Lega Dilettanti alla presidenza della Federcalcio, ha chiesto ai suoi delegati di votare scheda bianca. La scelta apre le porte al commissariamento della Federcalcio. «Abbiamo fatto tutti i tentativi per fare un accordo per avere una larga condivisione, era un accordo con Gravina presidente. Evidentemente all'interno hanno avuto problemi, ma questo sta a significare quanto noi siamo stati responsabili». Così il presidente della Lega nazionale dilettanti, dopo aver chiesto alla sua componente di votare scheda bianca nell'assemblea elettiva della Federcalcio. 

LA REPLICA DI GRAVINA - «Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare: non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro»: lo ha detto Gabriele Gravina, dopo il passaggio a vuoto dell'assemblea Figc. «Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente».

MAROTTA - «Avete visto voi la giornata, questo epilogo è la sconfitta del calcio italiano. Giornata nera? Esatto, non bianconera». Questo il commento di Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus.

CAIRO - «Peccato. Mi aspettavo un accordo tra Tommasi e Gravina». Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, dopo la mancata elezione al vertice della Figc. «Il passo indietro di Sibilia in favore di Gravina? Non so i termini di quell'accordo - risponde il n.1 granata a margine dell'assemblea - farsi da parte è un conto, dipende come si faceva da parte. E dipende chi avrebbe gestito all'interno della federazione. Dipende chi poi decide e governa, è tutto un po' più articolato. Io non ero favorevole al commissariamento, perché penso sia giusto trovare all'interno una soluzione ai problemi. Se poi questo sarà dispiace, non era certo quello che auspicavo». 

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TERZO SCRUTINIO - Fumata nera anche alla terza votazione per la presidenza della Figc: Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina vanno dunque al ballottaggio con percentuali simili, poco sotto al 40%. Escluso Damiano Tommasi che conserva il 20% dei voti e che a questo punto sarà decisivo.

Ecco il dettaglio della votazione: 

Cosimo Sibilia ancora al comando con 202 preferenze (pari al 39.42%), seguito da Gabriele Gravina con 197.06 (38,36%), terzo Damiano Tommasi con 106.79 (20.78%). Schede bianche 7.41 (1.44%).

SECONDO SCRUTINIO - Nessun eletto anche alla seconda votazione per la presidenza della Figc. Cosimo Sibilia resta in testa con 206.80 preferenze, pari al 40.41% (poco superiore al primo turno), segue Gabriele Gravina con 185.74 (36,29%). Terzo Damiano Tommasi con 113.79 (22,23%). Schede bianche 5.46 pari all1,07. Ora si procede con il terzo scrutinio in cui per essere eletti basterà il 50% più uno.

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PRIMO SCRUTINIO - Fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del presidente della Federcalcio. Cosimo Sibilia dei tre candidati è quello che ha raggiunto le maggiori preferenze con 200.59 (pari al 39.37%), secondo Gabriele Gravina con 188.84 (37.06%), terzo Damiano Tommasi con 113.84 (22.34%). Schede bianche 6.24 pari all'1,22%. Al primo voto occorrevano i 3/4 delle preferenze (il 75%): si procede ora al secondo scrutinio, dove servono i 2/3.

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 "Ho sofferto da tifoso e da presidente per la mancata qualificazione della nazionale ai Mondiali, ma non condivido il giudizio di un parallelismo tra l'attività sportiva e la gestione della federazione. I tifosi avevano bisogno di colpevoli e li hanno avuti. Mi sono preso la colpa di questa situazione ma in Figc è stato fatto tanto di positivo questo non va dimenticato". Così il'ex presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nel suo intervento all'assemblea elettiva del Figc per l'elezione del suo successore. "Ci si accusa di immobilismo, ma sarà la storia a dirci se è stati fatto tanto o poco - ha proseguito -. Il cambiamento era in atto, non può essere un risultato negativo a cancellare tutto questo. Affido a chi verrà dopo di me un organismo di gente qualificata, che sa quello che fa, a garanzia e presidio di legalità del sistema sportivo italiano".

"Se ho avuto un confronto con Tommasi? No, ancora no. L'ho intravisto ma ancora non ci siamo visti, la notte io dormo mentre gli altri fanno picchetti". Così Gabriele Gravina, candidato alla presidenza della Federcalcio, la cui assemblea elettiva è in programma a breve all'Hilton di Fiumicino. "Cosa ci aspettiamo? Che ci sarà un momento in cui per regolamento ci sarà una convergenza. Cercheremo di capire quale sarà", ha aggiunto Gravina, che ieri ha atteso invano un incontro con il candidato dell'Aic, Damiano Tommasi, per convincerlo a convergere sul suo polo ritirando la candidatura. Mediatore dell'accordo mancato, il presidente dell'Aiac, Renzo Ulivieri: "Con Ulivieri ho parlato - ha chiarito Gravina - mi sembra abbastanza convinto e in linea con quelle che sono state le sue indicazioni di qualche giorno fa. Ascoltando la A e la B che danno indicazioni su Gravina, credo che Ulivieri si atterrà a questo".

Una situazione di grande incertezza in cui, salvo clamorosi passi indietro di Tommasi (il quale anche oggi ha ribadito di voler correre da solo) al momento Cosimo Sibilia, rappresentante della Lega nazionale Dilettanti, parte dalla base più alta, grazie al 34% della sua componente. "Eventuali tiri mancini? Non danneggerebbero me" ha concluso Gravina, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che un mancato apparentamento con Tommasi lo escluda, numeri alla mano, dal ballottaggio finale. "La responsabilità sarebbe di chi dovesse fare tiri mancini. Io sono sereno e tranquillo, devo dare solo una disponibilità e gli altri devono saper cogliere questa opportunità. Poi se ci sono anche atti di grande scorrettezza non è il destinatario della scorrettezza che paga pegno, ma di solito sono i soggetti che la pongono in essere".

 "Siamo ai nastri di partenza e non stiamo trattando. Ci sono tre candidati, poi parleranno le urne. Sulla carta nessuno ha il 51%, vediamo quali saranno le possibili soluzioni. Io non sto facendo calcoli, a me interessa cosa deve fare la federazione. Dobbiamo capire che questo è un momento storico particolare, siamo qui per la mancata qualificazione al Mondiale e dobbiamo dare una risposta adeguata". Così il candidato presidente della Figc, Damiano Tommasi, in attesa della assemblea elettiva a Fiumicino. "Io ago della bilancia? Io voglio fare il presidente ed i calciatori mi hanno candidato perché credono che un cambiamento sia possibile, soprattutto culturale - aggiunge il numero uno dell'Assocalciatori -. Dobbiamo avere la consapevolezza di cosa vogliamo fare in futuro. Questa elezione dovrà essere diversa da quelle scorse. Se così non sarà, probabilmente vuol dire che questa consapevolezza non c'è. Sibilia ha detto che corre solo per vincere? Sono pochi quelli che corrono per non vincere... Se uno si candida è per fare il presidente". 

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FIUMICINO - Vincono le schede bianche al ballottaggio per l'elezione del presidente della Figc. Elezione mancata perché nessuno dei due candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta: Cosimo Sibilia, che aveva chiesto alla Lnd di votare scheda bianca, ottiene al quarto scrutinio l'1.85%, mentre Gabriele Gravina il 39.06%. Trionfo delle bianche con il 59.09%. Assemblea chiusa e si va verso il commissariamento della federazione. E' stata convocata per giovedì alle 15 la riunione della Giunta esecutiva del Coni che dovrebbe sancire l'arrivo del commissario in federcalcio.

SIBILIA ANNUNCIA IL FLOP - Cosimo Sibilia, candidato della Lega Dilettanti alla presidenza della Federcalcio, ha chiesto ai suoi delegati di votare scheda bianca. La scelta apre le porte al commissariamento della Federcalcio. «Abbiamo fatto tutti i tentativi per fare un accordo per avere una larga condivisione, era un accordo con Gravina presidente. Evidentemente all'interno hanno avuto problemi, ma questo sta a significare quanto noi siamo stati responsabili». Così il presidente della Lega nazionale dilettanti, dopo aver chiesto alla sua componente di votare scheda bianca nell'assemblea elettiva della Federcalcio. 

LA REPLICA DI GRAVINA - «Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare: non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro»: lo ha detto Gabriele Gravina, dopo il passaggio a vuoto dell'assemblea Figc. «Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente».

MAROTTA - «Avete visto voi la giornata, questo epilogo è la sconfitta del calcio italiano. Giornata nera? Esatto, non bianconera». Questo il commento di Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus.

CAIRO - «Peccato. Mi aspettavo un accordo tra Tommasi e Gravina». Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, dopo la mancata elezione al vertice della Figc. «Il passo indietro di Sibilia in favore di Gravina? Non so i termini di quell'accordo - risponde il n.1 granata a margine dell'assemblea - farsi da parte è un conto, dipende come si faceva da parte. E dipende chi avrebbe gestito all'interno della federazione. Dipende chi poi decide e governa, è tutto un po' più articolato. Io non ero favorevole al commissariamento, perché penso sia giusto trovare all'interno una soluzione ai problemi. Se poi questo sarà dispiace, non era certo quello che auspicavo». 

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