Marrone: «Io, Bari e il Gallo Belotti»

«Qui è come in serie A, mi piacerebbe restare. I siti mi definiscono ancora un mediano, ma ora mi sento difensore»
Marrone: «Io, Bari e il Gallo Belotti»© www.imagephotoagency.it

TORINO  - Tra i quaranta prestiti juventini ci sono molti ragazzi che al massimo Vinovo l’hanno sfiorata d’estate. E poi c’è Luca Marrone, 27 anni, che invece in bianconero ha giocato (23 presenze), segnato (un gol) e vinto (tre scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe tra il 2011 e il 2015). «L’emozione più grande - racconta il difensore in prestito al Bari - resta il primo scudetto con Conte e il gol segnato all’ultima giornata contro l’Atalanta, nella partita d’addio di Del Piero. Sono immagini che resteranno fisse nel mio cuore, anche se da un po’ di tempo non le riguardo più perché voglio guardare avanti e non indietro. Ai ricordi preferisco il futuro». Un futuro che Marrone, torinese cresciuto nel vivaio bianconero, si sta costruendo a Bari dove è arrivato in estate dopo la stagione in prestito ai belgi dello Zulte Waregem. «Qui - aggiunge - ho trovato quello che mi serviva dopo l’esperienza positiva all’estero. Bella città, piazza importante: è una B mascherata da serie A». In caso di promozione resterebbe? «Sarebbe bello, ma prima di tutto pensiamo a salire. Il futuro non dipenderà tutto da me, visto che ho un altro anno di contratto con la Juventus, però sinceramente qui mi trovo alla grande. Ai bianconeri sarò grato tutta la vita, ma a 27 anni mi sento pronto per una carriera lontano dalla Juve».

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