La Liga spagnola e' da 4 anni in 'doppia cifra' e in questa stagione ha toccato un nuovo apice: hanno cambiato due volte allenatore Alaves, Las Palmas e Deportivo La Coruna (le ultime due sono pure retrocesse) oltre al Siviglia, che ha iniziato la stagione con Berizzo, poi ha assunto Montella e infine ha chiuso con Caparros. Infelice primato per il tecnico italiano, cacciato due volte in pochi mesi, prima dal Milan e poi dagli andalusi.
La Premier League non e' piu' terreno fertile per i Ferguson o i Wenger e lo dimostrano i 10 cambi d'allenatore di questa stagione contro i 6 di un anno fa, con nove squadre su 20 coinvolte: Crystal Palace, Leicester, Everton, West Ham, West Browmich (2 volte), Swansea, Stoke, Watford e Southampton.
Situazione simile in Bundesliga, con 7 societa' su 18 che hanno iniziato con un allenatore e hanno chiuso con un altro: Wolfsburg (Schmidt per Jonker e poi Labbadia e Lupi allo spareggio col Kiel), Bayern (via Ancelotti), Werder Brema, Colonia, Borussia Dortmund, Amburgo (Hollerbarch per Gisdol e poi Fritz ma non e' bastato a evitare la prima retrocessione della storia) e Stoccarda.
In aumento anche gli esoneri in Francia, dove si e' passati da 6 a 7: solo il Saint Etienne ha cambiato per due volte ma Sable', inizialmente promosso al posto di Garcia, e' stato poi di nuovo retrocesso a vice con Gasset capo allenatore.
Annata difficile per gli allenatori in Olanda (da 3 a 7 cambi), unico campionato in controtendenza quello portoghese, che ha dimezzato gli esoneri: ma fare peggio dei 18 della passata stagione era obiettivamente complicato.