Osvaldo: «A Ronaldo piace fare 150 addominali, a me il barbecue per l'asado»

L'ex bianconero parla anche di Messi: «Non vorrei essere come lui, vive in una prigione dorata»
Osvaldo: «A Ronaldo piace fare 150 addominali, a me il barbecue per l'asado»

TORINO - In una lunga intervista a "Marca" Daniel Pablo Osvaldo ha parlato della sua scelta di lasciare il calcio a 30 anni e poi ha commentato il calcio attuale soffermandosi in particolare sulle due stelle più luminose dell'ultimo decennio, CR7 e Messi. «Ho ottenuto quello volevo, non volevo essere il migliore del mondo e non avrei potuto esserlo - ha spiegato al quotidiano spagnolo l'ex giocatore di Inter, Roma e Juventus - Alcuni vivono così, al 100% di calcio ed è fantastico, ma io non volevo. Questo mi ha causato dei problemi, perché la gente voleva di più da me. Ronaldo non è nato per essere un genio come Messi. È una macchina, è più uno sforzo che un talento, ma ha lo stesso valore. A Cristiano piace tornare a casa e fare 150 addominali. A me piace fare il barbecue per l'asado».

LA PRIGIONE DI MESSI - Osvaldo poi ha spiegato la sua visione della vita di Messi: «Non vorrei essere come Leo, avrei voluto giocare come lui. Poverino, non ha vita! Vive in una prigione d'oro. Non potrei essere qui a bere qualcosa. Forse a lui non interessa, mentre a me sì. A quei livelli non sei mai a casa. Compri la più grande televisione del mondo e poi non sei nel tuo salotto. Cosa compri a fare una Ferrari se per il centro degli allenamenti dista solo 15 minuti? Non mi è mai importato del denaro, ma, attenzione, ho anche speso in cose stupide».

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