Qual è la prima cosa che deve fare Gravina

Qual è la prima cosa che deve fare Gravina© LaPresse

I calciatori, l’allenatore e i dirigenti sono venuti a trovarci in redazione per raccontare una storia assurda e grottesca. La storia della Virtus Entella, società modello, prigioniera di lacci e lacciuoli della giustizia sportiva andata completamente in tilt e di cui il club di Chiavari fa le spese da 114 giorni. Avete letto bene: 114 giorni, durante i quali prima è stato detto alla squadra che doveva giocare in C; poi, disputata una sola partita in C, è stata fermata poiché le hanno assicurato che sarebbe stata ripescata in B. Invece, l’Entella non ha più giocato in C e non ha mai giocato in B, a causa di un pazzesco corto circuito decisionale. Al solo sentirlo raccontare dal direttore generale Matteo Matteazzi, in redazione ci siamo detti che nello stato libero di Bananas le cose funzionano molto meglio. Ma noi mica siamo nello stato libero di Bananas. Lunedì 22 ottobre 2018, coronerà il suo sogno Gabriele Gravina, sino all’altro ieri presidente della Lega Pro, dimessosi per diventare presidente della Federazione. Gravina conosce bene il caso Entella e sa altrettanto bene quale sarà la prima cosa da fare in Via Allegri: liberare la società di Chiavari dal limbo in cui è incredibilmente tenuta da quasi quattro mesi. Di tutto il caravanserraglio che in questi mesi ha ingrassato parcelle e pandette, non ci importa nulla. A noi interessa che i diritti della squadra ligure vengano finalmente riconosciuti e sia posta fine a un calvario senza senso. Ieri pomeriggio a Tuttosport, Matteazzi, Superbi, Gerboni, Boscaglia, Eramo , Pellizzer e Nizzetto hanno pronunciato parole ricche di dignità e di passione per il proprio lavoro, pari alla frustrazione di essere detenuti nel labirinto di codici e azzeccagarbugli in cui non avrebbero mai pensato di finire. Il team manager Gerboni cura anche la comunicazione del club: ha sottolineato come, grazie anche alla meteora Cassano che ha sorvolato il cielo sopra Chiavari, l’Entella e la sua kafkiana situazione abbia fatto il giro del mondo. Il calcio italiano avrebbe potuto farne volentieri a meno. L’Entella sappia che, sino a quando non avrà ottenuto giustizia, Tuttosport sarà al suo fianco. Questa farsa deve finire.

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