Football Leaks: «Così hanno aiutato Psg e Manchester City per il fair play finanziario»

Nel mirino dell’inchiesta sono finite le due società: la Uefa diede loro una mano per alleggerire le sanzioni
Football Leaks: «Così hanno aiutato Psg e Manchester City per il fair play finanziario»© AFPS

TORINO - Contratti di sponsorizzazione retroattivi, perizie ignorate, organi di controllo bypassati. La "seconda stagione" di Football Leaks svela, documenti alla mano, aspetti inediti della disputa in atto nel 2012 tra Uefa, Paris Saint Germain e Manchester City sul rispetto delle regole del fair-play finanziario. E rivela, oltre a molteplici colpi di scena di questa saga, come i due club siano stati aiutati dai vertici dell'Uefa a mitigare il 'rigore' delle sanzioni. Secondo i documenti elaborati dal consorzio europeo di media Investigative Collaborations (EIC), tra cui Mediapart in Francia, così come rivelato da 'Der Spiegel' e L'Equipe', il duo a capo dell'Uefa fino al 2016, il presidente Michel Platini e il segretario generale Gianni Infantino, oggi numero uno della Fifa, ha accettato di negoziare con le proprietà di Psg e City. Risultato: impegni riservati, in particolare sulla questione cruciale del valore dei contratti di sponsorizzazione di club, 'in barba' al Financial Control Club (ICFC), organismo indipendente Uefa del Fair Play Finanziario. Mediapart riferisce anche di una multa di 'soli' 60 milioni di euro alle due società che, al contrario di altre, non furono escluse dalle competizioni continentali. (in collaborazione con Italpress)

DIFESA PSG - Il Paris Saint Germain "ha sempre rigorosamente rispettato le leggi e le norme in vigore e smentisce con forza le accuse pubblicate oggi da Mediapart". Nel mirino è finito il contratto di sponsorizzazione con l'ufficio di turismo del Qatar, che stando all'inchiesta avrebbe iniettato per sette anni nelle casse del Psg la cifra di 1,8 miliardi di euro, di cui "1,35 miliardi tramite contratti di sponsorizzazione gonfiati" per eludere i parametri del FFP. Un accordo "noto alla Uefa e al pubblico dal 2014", si difende la società francese, anno in cui "la Uefa ha confermato che il nostro contratto con l'ufficio di turismo del Qatar assicura la promozione del paese". "Il principio di questo contratto è semplice - la replica dei campioni di Francia - Oggi i risultati positivi del Psg sono sistematicamente associati al Qatar che ne trae beneficio a livello d'immagine. Dalla nascita del fair play finanziario, il Psg è stato uno dei club più controllati e sorvegliati nella storia". Mediapart scrive di un contratto del valore di 1,075 miliardi di euro garantiti in cinque anni dall'ufficio del turismo del Qatar (con una media di 215 milioni di euro all'anno), una somma rivista al ribasso nel 2014, dopo un accordo con la Uefa, a 100 milioni di euro annio. L'inchiesta tuttavia rivela come le due società di revisione incaricate dalla Uefa, le agenzie Repucom e Octagon, avrebbero ridimensionato questo contratto "al valore di 123mila euro annui l'una e 2,8 milioni l'altra, ovvero rispettivamente 1750 e 77 volte in meno rispetto all'importo registrato" inizialmente, ovvero 215 milioni.

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