Koulibaly e Ancelotti contro gli ignavi

Il sistema non ha il coraggio di dare segnali forti. Vince lo scaricabarile
Koulibaly e Ancelotti contro gli ignavi© www.imagephotoagency.it

Quante volte? Quante volte bisogna chiedere di sospendere la partita perché la partita venga sospesa quando nello stadio cominciano a rimbombare i cori degli infami, i buu dei barbari? Mercoledì sera, a San Siro, con il garbo pari alla determinazione che lo contraddistingue, Carlo Ancelotti ha messo spalle al muro l’ignavia del Sistema, incapace di prendere a calci i razzisti, anche solo metaforicamente, ma capace di eccellere nello sport nazionale più praticato quando scoppia un’emergenza: lo scaricabarile. Da Marco André Zoro (27 novembre 2005, Messina-Inter 1-2) a Kalidou Koulibaly (26 dicembre 2018, Inter- Napoli 1-0) passando per Kevin Prince Boateng (3 gennaio 2013, Pro Patria-Milan, sospesa per abbandono del campo di tutti i rossoneri, su decisione del capitano Massimo Ambrosini): in queste ore rivediamo lo stesso film, riascoltiamo le stesse parole, risentiamo i soliti triti e ritriti bla bla bla. Fra quattro giorni comincerà il 2019. Viviamo in un mondo ipertecnologico e ipercontrollato, dove un satellite è in grado di dirci dall’alto dei cieli se la nostra auto sia parcheggiata in divieto di sosta e ancora il Sistema non sa o non vuole sbattere fuori gli incivili dagli stadi? Non sa o non vuole identificarli? E ancora: il procuratore federale, non un passante incrociato per caso in Via Allegri, afferma: «Inter-Napoli doveva essere sospesa». Subito, il capo degli arbitri lo attacca: «Lui faccia il suo mestiere che gli arbitri fanno il loro». Già, gli arbitri. Ma una volta, una volta che fosse una, ce ne sarà mai uno che fregandosene del protocollo, delle pastoie burocratiche, del rischio di non fare più carriera, al primo buu che si leva dagli spalti non aspetti il primo dei tre fatidici richiami al pubblico e interrompa il gioco, raccatti il pallone e porti le squadre negli spogliatoi? Ma in che razza di calcio siamo ridotti a vivere, a causa di un ipocrita politicamente corretto che non ha il minimo senso di rispetto per la dignità di Koulibaly e di tutti i Koulibaly insultati e dileggiati da cialtroni beceri e ignoranti? Quante volte, Mazzoleni, Pecoraro, Nicchi, Gravina? Quante volte bisogna chiedere di sospendere la partita quando rimbombano i cori degli infami? Ancelotti e milioni di tifosi, quelli veri, aspettano una risposta. Ma il tempo è scaduto.

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