The Times: "Juve sanzionata dall'Uefa per il Fair Play Finanziario"

Anche Inter e Roma nella lista nera dei dieci club per i quali sarebbero in arrivo multe e limitazioni nelle rose

LONDRA (INGHILTERRA) - L'incubo Fair Play Finanziario torna a bussare alla porta di 20 club europei, finiti sotto la lente d'ingrandimento della Uefa che, secondo quanto rivelato dal quotidiano inglese The Times, minaccerebbe importanti sanzioni. Tra le squadre coinvolte ci sono anche tre italiane: Juventus, Inter e Roma. Il massimo organo calcistico europeo si preparerebbe così ad annunciare punizioni nel prossimo mese per dieci club che hanno violato le regole FFP fino al 2020-21. Gli altri dieci sarebbero invece sotto osservazione. Sarebbero coinvolti, tra gli altri, anche Arsenal, Barcellona e Psg. L'analisi iniziale ha anche evidenziato preoccupazioni per la stagione 2021-22.

Fair Play Finanziario, la Uefa annuncia sanzioni 

Le regole imposte dalla Uefa consentono solo 30 milioni di euro di perdite in tre anni, ma le perdite legate alla pandemia e le spese per il calcio femminile, accademie e gli ammortamenti possono essere cancellati. Secondo quanto scrive The Times, per le francesi Psg e Marsiglia sarebbero in arrivo solo delle sanzioni pecuniarie, mentre per la "coppia italiana", formata da Inter e Roma, anche restrizioni legate al calciomercato e, conseguentemente, alle rose per le coppe europee. Discorso a parte va fatto per la Juve, impegnata insieme a Barcellona e Real Madrid nel controverso progetto della Superlega: bianconeri e blaugrana, allo stato attuale, avrebbero rifiutato ogni patteggiamento con l'Uefa proprio per questo motivo.

Nuove regole dal prossimo anno

Questa stagione sarà l'ultima secondo le attuali regole del Fair Play Finanziario. Dal 2023 la Uefa, infatti, introdurrà un nuovo sistema, con i club limitati a spendere una percentuale delle proprie entrate in un anno solare per gli stipendi dei giocatori, i trasferimenti e le commissioni degli agenti. L'organo di governo europeo allenterà le restrizioni, con un limite del 90% per il 2023, dell'80% per il 2024 e del 70% dal 2025. La Uefa prevede di segnalare qualsiasi preoccupazione ai club durante la transizione da qui al 2025: i conti verranno controllati in diversi momenti dell'anno.

 

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