Ceferin, che botta! Boban lascia l'Uefa: retroscena e cosa può succedere

L'ex Milan era il "capo dell'area tecnica Uefa", il più importante consulente tecnico di Aleksander e prezioso alleato

Le bombe di Boban, di solito di destro, spesso da fuori area, erano un grosso problema per i portieri di tutto il mondo. Oggi il croato non gioca più, ma il carattere è rimasto lo stesso: se qualcosa non gli va bene, lui lo dice a voce alta ed eventualmente se ne va. Se ne sta rendendo conto Aleksandr Ceferin che in queste ore deve attutire la botta politica delle dimissioni di Boban, che all'interno dell'Uefa ricopriva un ruolo importantissimo (capo dell'area tecnica), ma era soprattutto, dal 2021, uno dei suoi alleati più forti anche in chiave Superlega.

Ma cosa è andato storto? Boban ha fatto capire di non gradire la tendenza accentratrice di Ceferin e la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe il tentativo di Ceferin stesso di modificare lo statuto per consentirsi un terzo mandato da presidente. Ha detto Boban: «Se accettassi una cosa così sbagliata andrei contro principi e valori generali in cui credo profondamente». E ha sbattuto la porta. L'effetto politico è forte, perché dopo la pesante sconfitta incassata in sede di Corte di Giustizia Europea, Ceferin vede indebolirsi la sua posizione all'interno dell'Uefa. E se la modifica allo statuto da lui proposta non dovesse passare, sarebbe una specie di referendum contro di lui. D'altronde, all'interno dell'Uefa, c'è da tempo una fronda che vorrebbe cambiare e che non è d'accordo con Ceferin, ma finora si è sempre mossa con cautela, visto il grande potere di Ceferin. La sentenza della Corte Europea sul caso Superlega, tuttavia, ha allargato certe crepe e l'uscita di Boban è un'ulteriore spallata. I prossimi mesi (e le prossime mosse di Ceferin) saranno decisivi per il futuro dell'Uefa: tra le pressioni della Fifa e del suo Mondiale per club e quelle della Superlega, molti pensano che servirebbe un uomo per il dialogo.

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