Fifa, Blatter si dimette da presidente

«Lascio per il bene della Fifa e del calcio». Entro maggio 2016 l'elezione del successore. Platini: «Scelta difficile e coraggiosa»

ZURIGO - Joseph Blatter ha annunciato le dimissioni dalla carica di presidente della Fifa a soli quattro giorni dalla rielezione. Lo ha fatto, a sorpresa, nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza a Zurigo: «La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato un collegio elettivo straordinario, per consentire che venga eletto un nuovo presidente dopo di me. Quello che importa per me è la Fifa e il calcio». Se ne va dopo le voci sul coinvolgimento del suo braccio destro, Jerome Valcke, nello scandalo sulla corruzione nella Fifa, notizia pubblicata dal New York Times, ma smentita dalla massima federazione calcistica internazionale. Blatter resterà in carica fino al prossimo congresso ordinario in programma il 13 maggio 2016 a Città del Messico: in quella occasione, sarà eletto il successore. Ma il presidente si è impegnato a ricercare una data per un congresso straordinario in modo da accorciare i tempi e arrivare alle elezioni tra dicembre e marzo.

«NON SENTO L'APPOGGIO DELLA GENTE» - «Ho riflettuto profondamente sulla mia presidenza e su 40 anni della mia vita che sono stati legati alla Fifa e al mondo del calcio. Ho a cuore la Fifa più di ogni altra cosa e voglio fare solo il meglio per questa organizzazione e per il calcio. Ho voluto ripresentarmi per la rielezione perché credevo che questa fosse la cosa migliore per la Fifa. Quella elezione è finita, ma le sfide della Fifa non lo sono e l'organizzazione ha bisogno di una profonda revisione. Nonostante abbia avuto il mandato dai membri della Fifa, non sento di averlo avuto dall'intero mondo del calcio - i tifosi, i giocatori, i club, le persone che vivono, respirano e amano il calcio come noi alla Fifa», scrive Blatter nella lettera con la quale ha annunciato le dimissioni.

PLATINI: «DECISIONE CORAGGIOSA» - Michel Platini, presidente dell'Uefa, ha accolto così la decisione di Sepp Blatter: «Una decisione coraggiosa e difficile, che va nella giusta direzione», ha riportato l'agenzia Bloomberg.

ALÌ: «MOSSA GIUSTA» - «Quella di Blatter è la mossa giusta, penso che ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro». Questo il primo commento del principe Alì di Giordania, fatto alla Cnn, dopo l'annuncio delle dimissioni del n.1 della Fifa che lo aveva sconfitto nelle elezioni per la presidenza della scorsa settimana. Alì bin Al Hussein non ha voluto dire se proverà ricandidarsi: «Sono a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo».

FIGO ESULTA - «Il cambiamento è finalmente arrivato Ora bisogna trovare una soluzione per aprire una nuova era di trasparenza e democrazia all'interno della Fifa». Con questo messaggio via Twitter l'ex stella portoghese Luis Figo, candidato alla presidenza della Fifa e ritiratosi a pochi giorni dal voto, commenta l'annuncio delle dimissioni di Sepp Blatter. Venerdì scorso l'ex Pallone d'oro dopo la rielezione dello stesso Blatter aveva detto che si era trattato di "una sconfitta per il calcio e quelli che lo amano".

FIGC E PLATINI - Michel Platini e Carlo Tavecchio hanno un appuntamento per sabato a Berlino, dove oltre alla finale di Champions tra Juve e Barcellona comincia a giocarsi il futuro del calcio mondiale. I presidenti di Uefa e Figc si erano lasciati con un abbraccio venerdì scorso dopo il voto ad Alì, ufficializzato all' Ansa il giorno dopo direttamente da Tavecchio, ma ora i fatti impongono un'accelerazione. Non è più un segreto che la Figc, a differenza di altre importanti federazioni europee come Francia e Spagna, abbia puntato forte sull' Uefa per ridisegnare la Fifa, naturale la soddisfazione per la "scelta giusta" che trapela in serata da via Allegri subito dopo la notizia delle dimissioni di Blatter. Il segnale di cambiamento dato dalle settantina di federazioni che hanno votato per il giordano a Zurigo necessita ora di un programma dettagliato in vista delle nuove elezioni. Gli scenari sono giocoforza diversi: e nessuno può escludere che stavolta scenda in campo proprio Platini. 

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