Mercato allenatori: Guardiola stravolge gli equilibri

City e Chelsea in prima fila per il tecnico catalano. I bavaresi su Ancelotti, il Paris SG congeda Blanc e sogna il duo Ronaldo-Mourinho
Mercato allenatori: Guardiola stravolge gli equilibri© PA

TORINO - Tutto gira attorno a Pep Guardiola. Il mosaico degli allenatori, infatti, è condizionato dalle scelte che opererà il catalano che sta facendo innervosire la dirigenza del Bayern avendo più volte rinviato il faccia a faccia sul rinnovo di un contratto in scadenza il prossimo giugno. Lo stesso Karl Heinz Rummenigge, ex interista e oggi ad dei bavaresi, negli ultimi giorni ha perso la pazienza ed ha acceso la miccia con una dichiarazione semplice e chiara: «Non possiamo aspettare in eterno». Il sospetto che Guardiola abbia già scelto, resta forte anche perché la soluzione dell’intrigo non porta al Bayern, ma alla Premier.

I MOTIVI DI UN ADDIO - Il 16 gennaio 2013 l’annuncio che rese ufficiale l’approdo di Guardiola al Bayern, tre anni dopo è probabile che il tenore del comunicato sia differente è annunci con il largo anticipo che caratterizza la pianificazione tedesca, l’addio e, molto probabilmente, l’erede. I rumours spiegano il lento e inesorabile distacco con le Champions sfuggite di mano, con l’accusa di aver voluto troppi spagnoli al suo fianco a scapito dei tedeschi e di aver giubilato un idolo dei tifosi come la bandiera Bastian Schweinsteiger. Resta il fatto che il feeling non è mai sbocciato e i trionfi schiaccianti in Bundesliga: due titoli che diventeranno sicuramente tre dopo le 10 vittorie su 10 in questo avvio di campionato. Ma, come ha recitato Carlo Ancelotti, suscitando la risposta stizzita di Guardiola, vincere in Germania ormai non conta alla luce del divario tra il Bayern e il resto del calcio tedesco. E che proprio l’emiliano si sia lanciato in un’analisi di questo genere accresce il sospetto che l’erede sia già pronto all’investitura.

GLI INCASTRI - Guardiola non ha mai nascosto la sua ammirazione per la Premier, un sentimento ricambiato da Manchester City e Chelsea. I Citizens restano freddi nei confronti di Manuel Pellegrini che hanno tenuto sulla graticola la scorsa estate prima di sottoporgli un rinnovo fino al 2017, ma la presenza di due “vecchi” amici di Pep nella stanza dei bottoni, l’ad Ferran Soriano e il ds Txiki Begiristain, conforta le voci che danno per fatto l’approdo sulla sponda azzurra di Manchester rinnovando così la sfida con Jurgen Klopp, da pochi giorni al Liverpool. Un pensiero lo sta facendo anche il Chelsea, innervosito dagli isterismi di Josè Mourinho che, nonostante un accordo fino al 2019 firmato lo scorso agosto, non ha nemmeno più il conforto dei risultati a rafforzare la sua posizione nel club.

DILEMMI FRANCESI - Il Paris SG si sta guardando intorno visto che considera ormai logoro il rapporto con Laurent Blanc che non rinnoverà nel 2016. Il nome che piace alla proprietà qatariota è quello dello spagnolo Unai Emery che con il Siviglia ha centrato risultati importanti soprattutto in Europa League. Ma dietro le quinte il potente procuratore Jorge Mendes, che a Parigi ha già portato Angel Di Maria e ha promesso Cristiano Ronaldo, vorrebbe ricongiungere i suoi “protetti” più famosi proponendo per la panchina proprio Mourinho. E’ probabile che la chiave sia proprio il fuoriclasse del Real Madrid, l’unico antidoto alla ritrosia della proprietà dei parigini sul tecnico portoghese.

I CANDIDATI - Le big d’Europa sondano il mercato, ma non tutte. Il Manchester United va avanti con Louis Van Gaal fino al 2017, stagione nella quale ha fissato il termine della sua carriera, mantenendo al suo fianco Ryan Giggs che potrebbe anche subentare nel caso che i risultati restino mediocri nonostante i massicci investimenti. L’Atletico Madrid ha blindato Diego Simeone fino al 2020, Luis Enrique a Barcellona dopo un inatteso tira-e-molla ha firmato al 2017, così come Rafa Benitez legato al Real Madrid fino al 2018. Restano disponibili nomi di rango come Antonio Conte, diviso tra il prosieguio della sua avventura con la Nazionale o la timida corte della Roma per un eventuale dopo Garcia, e Cesare Prandelli, oppure Luciano Spalletti e Roberto Di Matteo.

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