© REUTERSMAINZ (Germania) - Forte, ma non invincibile. L'impresa di mercoledì del Mainz all'Allianz Arena, dove il Bayern quest'anno aveva vinto tutte e 15 le gare ufficiali (l’ultima sconfitta risaliva al 9 maggio 2015 contro l'Ausburg), potrebbe rappresentare un'ulteriore incentivo per la Juventus, che il 16 marzo si giocherà il pass Champions in Germania. Il successo della squadra di Giulio Donati, uno dei migliori in campo mercoledì e autore dell'assist a Jairo, ha dimostrato che i bavaresi non sono perfetti. «In realtà - ha detto il difensore italiano - prima di noi era stata la Juve a dimostrare che si può mettere in difficoltà la truppa di Guardiola. Una formula vincente non esiste». Però... di sicuro il Mainz ha puntato su una precisa strategia. «Schmidt ci ha schierati con un 5-4-1 che aveva lo scopo di permetterci di avere un baricentro molto basso e fare un pressing asfissiante per bloccare l'inizio del loro gioco». Tattica fisicamente dispendiosa - il Mainz nel primo tempo ha percorso quasi 4 chilometri in più dei bavaresi - ma vincente, visto che sempre nella prima frazione di gioco Lewandowski non ha mai tirato in porta. «E' vero, siamo riusciti ad annullare il bomber della Bundesliga e questo ha reso meno pericolosa la loro fase offensiva».