Caso Tevez, cena con capi ultrà pregiudicati. L'argentino si difende: «Non sono miei amici»

L’ex attaccante della Juventus parla della foto del brindisi e precisa: «Ho firmato solo alcune maglie del Boca Juniors e poi sono andato via»
Ecco il biliardino di Tevez a forma di Bombonera

BUENOS AIRES (ARGENTINA) – «Le foto sono vere, ma non ho alcun legame con la malavita di Buenos Aires!». E’ questa la risposta piccata di Carlos Tevez, attaccante ex Juventus ora in forza al Boca Juniors, a chi gli chiedeva un commento in merito ad una foto che lo ritraeva in compagnia di alcuni capi ultrà pregiudicati della capitale argentina, intenti a brindare. «Non sono amico loro. Qualcuno che va sempre in quel locale dove ci siamo visti – precisa l’attaccante argentino a Fox Sports – mi ha chiesto se potevo autografare alcune magliette per loro: l’ho fatto e me ne sono andato». Per dimostrare la sua buona fede, inoltre, Tevez ha aggiunto: «Sono pronto a mettere a disposizione della polizia il mio telefono per far vedere che non ho alcun legame con certa gente. I giornalisti – conclude arrabbiato l’ex juventino – lo sanno ma non fanno e non dicono niente».

I FATTI – Tutto il fatto nasce per una foto, pubblicata dal periodico argentino Revista23, che ritrae l’attaccante del Boca Juniors in un brindisi natalizio con alcuni capi ultrà pregiudicati del Boca Juniors. Le reazioni, ovviamente, non si sono fatte attendere, con i media argentini che hanno cominciato a parlare di possibili legami tra Tevez e i malavitosi in questione.

IL FUTURO - Dopo un buon periodo iniziale la squadra sta vivendo un momento negativo ed ha cambiato da poco allenatore, passando da Arruabarena all'ex palermitano Schelotto. Tevez non sta vivendo un buon momento con il club sudamericano ma l'argentino, sempre a Fox Sport, non lascia dubbi sul suo futuro: «Molti credono che io lasci il club a giugno, ma chi mi conosce sa che è molto difficile, sa che i tifosi del Boca difficilmente mi criticano per quello che do. Non sono un cagasotto che alla prima cosa che va male se ne va. Rappresento il Boca, stiamo passando un brutto momento e per questo voglio parlare. Sono cose che capitano, ci sta. I tifosi del Boca chiedono che le cose vadano bene, altri invece non vogliono fare nulla. E’ normale. Chi mi conosce sa che vado sempre avanti, e non per questo uno se ne va. No, sono venuto al Boca per riportarlo al suo posto. Il pensiero c’è sempre, ma è difficile».

 

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