Fortuna Düsseldorf, i fans di casa allo stadio senza pagare: l'ultima idea

La storica società testerà la novità in tre partite: “Daremo più spazio per la partecipazione dei supporters” Il sostegno degli sponsor e dell’associazione Common Goal
Fortuna Düsseldorf, i fans di casa allo stadio senza pagare: l'ultima idea

Fortuna für alle, Fortuna per tutti. È questo il nome che il Fortuna Düsseldorf, club storico del calcio tedesco che negli ultimi anni balla tra Bundesliga e Zweite Liga, ha dato all’iniziativa che dalla prossima stagione porterà i tifosi di casa a poter accedere allo stadio senza dover sborsare nemmeno un centesimo di euro per il biglietto. «L’obiettivo è quello di riportare Düsseldorf nell’élite del calcio tedesco e riunire tutti gli abitanti della città a supporto del club», spiega la società in un comunicato che già nella serata di martedì era stato inviato a tutti i soci. Si tratta di un progetto a lungo termine, ma che già a partire dalla stagione 2023/24 permetterà per alcune partite (probabilmente tre) l’ingresso gratuito a tutti i tifosi, indifferentemente che siano soci, ultras, tesserati, abbonati, frequentatori abituali della Merkur-Spiel-Arena (impianto cittadino da quasi 55mila posti di proprietà del comune) o meno. Con l’intenzione, un giorno, di rendere sostenibile il progetto per tutte le partite casalinghe di campionato, che sia di Zweite Liga - dove presumibilmente il club giocherà l’anno prossimo, essendo momentaneamente sesto in classifica, a -9 dalla zona promozione quando mancano cinque giornate al termine della stagione. 

Da dove nasce l’idea

Alla base di “Fortuna für alle” c’è la convinzione che «il club è e rimane di proprietà dei tifosi», per cui la società creerà «molto più spazio per la partecipazione e inviteremo tutti i fan a partecipare di più». Economicamente sarà essenziale il sostegno dei partner strategici Hewlett Packard Enterprise, Provinzial, Targobank (che ha sede proprio in città) e soprattutto Common Goal, il movimento fondato nel 2017 da Jürgen Griesbeck che raccoglie una percentuale degli stipendi dei calciatori devolvendoli ad associazioni di beneficienza in tutto il mondo, a cui aderiscono tra gli altri anche Chiellini, Mata, Gnabry, Hummels, Cantona, Nagelsmann e Klopp. «Distribuiamo i fondi in modo diverso e più trasparente» è un altro degli slogan della campagna, perché nella visione del Fortuna «il calcio è più di una squadra di professionisti: il 20% andrà nel settore giovanile e nel calcio femminile. Anche l’infrastruttura digitale e l’arena dovrebbero beneficiare del 20%. Con il 10% dei nuovi fondi raccolti, l’associazione promuoverà lo sport popolare in città e sarà coinvolto in progetti di sostenibilità». Un’iniziativa a trecentosessanta gradi che si colloca in un contesto sociale e politico che favorisce questa visione del calcio, basata sul fondamento del 50+1, la regola secondo cui ogni club calcistico tedesco deve appartenere per la maggioranza assoluta allo stesso club, attraverso un sistema di associazionismo. L’F95 ha ventisettemila soci e in media quest’anno porta allo stadio poco meno dii trentamila persone a partita, ma con questa iniziativa punta ad ampliare ulteriormente il proprio bacino. Campione di Germania negli anni trenta, due volte vincitore della Dfb-Pokal (1979 e 1980), nel proprio palmarès ha anche una finale di Coppa delle Coppe persa ai supplementari col Barcellona. Ora il Fortuna Düsseldorf fa la storia per un altro motivo. E conferma che il calcio tedesco, in termini di attenzione verso il tifoso, non ha eguali in Europa.

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