Real Madrid, Cristiano Ronaldo: «Pallone d'oro? Non mi toglie il sonno»

Il fuoriclasse del Real Madrid: «Il terzo successo non è la priorità. Amo le sfide e i numeri parlano per me»
LISBONA - «Il pensiero del terzo Pallone d'Oro non mi toglie il sonno. Ve lo assicuro». Dal ritiro della nazionale portoghese, prima di volare verso Copenaghen, parla Cristiano Ronaldo, che ha un desiderio «che però non deve diventare un'ossessione». «Il mio obiettivo è di essere sempre al top (come non gli è riuscito all'ultimo Mondiale ndr) - dice ancora il due volte vincitore del trofeo di Fifa e France Football - e negli ultimi sei o sette anni penso di esserci riuscito, anche se non è stato facile. I numeri parlano per me, e penso di non dovermi preoccupare: per questo dico che il Pallone d'Oro non mi fa perdere il sonno». «Le persone che votano, e i tecnici e i capitani della nazionali - aggiunge Cristiano Ronaldo - hanno ancora tempo di riflettere e decidere chi sia il migliore del mondo. Io non mi preoccupo, e penso a svolgere il mio lavoro. Certo non voglio essere ipocrita, ed è ovvio che vorrei vincere il mio terzo trofeo, ma non dipende da me. Cosa succederà lo vedremo a gennaio (quando durante il Gala della Fifa viene proclamato il vincitore ndr)».

Ma qual è il segreto per essere sempre al top? «Dedizione e lavoro duro - risponde CR7 -: queste sono le parole chiave per avere successo con il club e la nazionale. Io cerco sempre di imparare qualcosa di nuovo e quindi di migliorare il mio calcio. Credo di essere in un momento eccellente della mia carriera, e a chi mi chiede se sia stato questo il mio anno migliore rispondo 'vedremò: i conti si fanno sempre alla fine, ci sono ancora un altro campionato e un'altra Champions da giocare». «Il segreto è prepararsi bene - conclude l'asso portoghese - e cercare di fare meglio della stagione precedente. E ogni volta è più difficile perchè gli anni passano e quindi cambiano anche i numeri della mia età. Ma sono una persona che ama le sfide, e anche spingere il mio corpo al massimo per vedere fin dove posso arrivare. Spero che sia un altro anno ricco di glorie collettive e individuali».


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