Real Madrid, tensione Morata-Zidane: niente stretta di mano

L'ex attaccante della Juventus, a poco più di due settimane dalla finale di Champions, non ha gradito il cambio in occasione della sfida contro il Siviglia
Real Madrid, tensione Morata-Zidane: niente stretta di mano

MADRID - Amore e odio. Sentimenti contrastanti quelli che legano il Real Madrid ad Alvaro Morata, centravanti che sarà uno degli uomini più ricercati sul calciomercato estivo e che rischia di far scoppiare un caso fastidioso tra i ‘galacticos’ a poco più di due settimane dalla finalissima di Champions League del 3 giugno a Cardiff contro la Juventus in cui il bomber sarà uno dei grandi ex. Relegato spesso in panchina da Zinedine Zidane che gli ha quasi sempre preferito Benzema, ieri lo spagnolo è partito titolare nel match vinto 4-1 al ‘Bernabeu’ contro il Siviglia ma è stato sostituito al 61’ da Lucas Vazquez e non l’ha presa affatto bene, forse per non essere riuscito a segnare o a giocarsi al meglio le proprie carte e convincere il tecnico a prenderlo seriamente in considerazione per la partitissima del ‘Millenium Stadium’ contro i suoi vecchi compagni.

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PRECEDENTI - Come mostrano le immagini trasmesse da ‘Deportes Cuatro’ e ‘Jugones’ e riprese dall'edizione online di 'As' infatti, al momento di uscire dal campo Morata si è rifiutato di dare la mano al tecnico che gliela porgeva per complimentarsi con lui, un po’ come successe qualche tempo fa proprio nella Juventus con Dybala e Massimiliano Allegri. Un caso che fece rumore e creò un pericoloso precedente, tanto che a farne le spese fu poi Bonucci finito in tribuna in Champions a Oporto dopo l’ennesimo episodio di un momento in cui lo spogliatoio bianconero era una polveriera. E se in casa Juventus la situazione è ormai rientrata sotto conrollo, Zidane avrà invece solo due settimane per placare i malumori del suo attaccante che nel frattempo è lusingato da diverse sirene di mercato, a partire da quelle del Chelsea di Antonio Conte che lo volle a Torino poco prima di lasciare la panchina bianconera per sedere su quella dell’Italia e ora spera di poterlo finalmente allenare.

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