Zidane: «Io via dal Real se pensassi a un fallimento» 

L'allenatore del Real Madrid alla vigilia della sfida contro il Valencia: «Cambieremo la nostra situazione»
Zidane: «Io via dal Real se pensassi a un fallimento» © www.imagephotoagency.it

TORINO - «Non credo che la squadra stia fallendo, alcune cose non funzionano, ma i giocatori stanno cercando di fare del proprio meglio. A volte, però, le cose non vanno come ci si aspetta». È la spiegazione di Zinedine Zidane alla crisi del Real Madrid che, dopo averne fatti sette al Deportivo La Coruna in campionato, mercoledì sera è stato eliminato dai quarti della Coppa del Re, perdendo in casa contro il modesto Leganes. E domani, sabato 27 alle 16.15, c'è la sfida del Mestalla contro il Valencia di Simone Zaza, attualmente al terzo posto della Liga. «Nel calcio ci sono momenti buoni e altri cattivi - ha spiegato Zidane, in conferenza stampa - Io cerco di continuare con entusiasmo e migliorare come allenatore: nessuno mi toglierà l'illusione di lavorare fino all'ultimo giorno. I giocatori sono gli stessi, non hanno colpe, ci sono molti aspetti in una crisi, non solo il risultato. Problemi? Forse in coppa non abbiamo giocato con una motivazione sufficiente, dopo avere stravinto in campionato. Sono convinto che cambieremo la nostra situazione, ne sono convinti anche i giocatori. Possiamo ancora vincere la Champions e faremo di tutto per conquistarla».

NESSUN RIMPIANTO - L'allenatore del Real Madrid non ha rimpianti sul mercato del club: «Quando firmai il contratto ero felice di questa squadra, dei giocatori che avevo a disposizione». Nessun pentimento sulla formazione schierata in Coppa del Re, contro il Leganes: «Se potessi tornare indietro, sceglierei lo stesso schieramento». Tornando sulla crisi di gioco e, a parte l'ultimo match in Liga, anche di risultati, 'Zizoù ammette di avere «il supporto del presidente». «Andrei via se pensassi che il mio messaggio non viene percepito dai giocatori - aggiunge - Nella vita ci sono cose peggiori, ma io voglio cambiare questa situazione e mi sento di avere la forza per farlo. Altrimenti sarebbe un problema. Non sono ossessionato dal rinnovo del mio contratto e neppure dalla sfida per gli ottavi di Champions contro il PSG, visto che mancano ancora 18 giorni. Le critiche? Non mi rendono felice, ma devi accettarle quando le cose vanno male. Non posso assicurare che conquisteremo la finale di Kiev, però posso garantire che i giocatori hanno lo stesso entusiasmo».

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